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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Gli recapitano cartelle Equitalia con la sua firma falsa ma deve pagare: l'odissea di un imprenditore

E' iniziata nel 2014 e ancora non ha trovato una conclusione la vicenda di un imprenditore alle prese con l'assurda burocrazia di Equitalia

Un imprenditore piacentino sta combattendo da un anno contro i mulini a vento della burocrazia di Equitalia, tra cartelle scadute con firme false riconosciute come tale da una perizia calligrafica, denunce ai carabinieri, la Procura che riconosce il reato ma non può procedere perché è tutto in prescrizione, migliaia di euro che devono essere pagati e la netta sensazione di essere impotente e non tutelato. 

La vicenda prende il via nel 2014, quando l'imprenditore si vede recapitare trenta cartelle di Equitalia per circa 20mila euro. Dieci, per circa 10mila euro, risalgono al 1992, 1993 e 1996, quindi sono prescitte pre legge, quattro delle quali presentano una sua firma falsa, come scrive IlPiacenza. L'uomo commissiona una perizia calligrafica che dimostra la falsità di queste firme e poi, con gli avvocati, si rivole in Procura. La risposta: il reato c'è, ma non si può risalire all'autore perché tutto è caduto in prescrizione.

Presenta un ricorso per le cartelle che hanno la firma falsa e, accertata la nullità delle notifiche, le cartelle si dovrebbero estinguere ma da allora, circa venti giorni fa, l'imprenditore ancora non ha avuto una risposta
 

Fonte: ilPiacenza →
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