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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Casapound, guerriglieri birmani "del terzo millennio"

L'inchiesta de L'Espresso sulla "presenza" di Casapound in Birmania tra i ribelli Karen

C'è un'altra questione che in questi giorni coinvolge Casapound e in particolare il suo presunto braccio umanitario, cioè appunto la onlus La salamandra. Fra le varie attività dell'associazione, è emersa quella a favore della popolazione Karen in Birmania, una minoranza etnica dal 1948 in lotta armata per l'indipendenza. Una battaglia, quella del Knla (Karen Nation Liberation Army) che da tempo vede "aiuti" stranieri, spesso non disinteressati visto che la zona è al centro della produzione di anfetamine e del traffico di eroina.

L'Espresso, con un articolo a firma di Paolo Fantauzzi, ci rende conto di un aspetto finora poco noto dell'attività del gruppo di estrema destra italiana Casapound.

Negli ultimi anni l'estrema destra ha fatto della lotta dei Karen una bandiera e anche Casapound ha sposato la causa con raccolte fondi, tutte in collaborazione con la onlus Popoli, fondata dal veronese Franco Nerozzi. In pochi anni questa 'comunità solidarista', come si definisce, ha fondato un ospedale da campo in un villaggio Karen e distribuisce con medicinali alla popolazione. Attività assolutamente meritoria, se la Procura di Verona non avesse scoperto non si limitava all'ambito filantropico. Secondo le risultanze processuali la Birmania è stato infatti il luogo di addestramento per un gruppo di volontari reclutati dallo stesso Nerozzi per realizzare un golpe nelle Isole Comore, vicino al Madagascar.

Dal 2008 a oggi - come 'l'Espresso' ha ricostruito - sono almeno quattro le missioni svolte da Casapound in Birmania fra i guerriglieri karen.
In un paio di occasioni della delegazione ha fatto parte anche Alberto Palladino detto Zippo, un dirigente del movimento coinvolto negli scontri di piazza Navona, arrestato a fine 2011 per un'aggressione ad alcuni militanti del Pd proprio di rientro dalla Birmania e poi condannato a due anni e otto mesi.
Risale invece al 2010 la partecipazione di Gianluca Iannone, il presidente di Casapound che, entrato clandestinamente in Birmania dalla Tailandia insieme a diversi camerati, per una settimana ha girato per i villaggi Karen insieme a Nerozzi, al colonnello Nerdah Mya e alle sue Black Special Forces.

Fonte: L'Espresso →
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