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Giovedì, 18 Aprile 2024

Cucchi, il possibile movente: "Non fece la spia sulla droga e fu pestato"

La testimonianza chiave di un detenuto vicino di cella del 31enne romano, sentito dal pm Musarò nell'ambito dell'inchiesta-bis

Non ci sarebbe stato solo un "violentissimo pestaggio" ma anche un movente. Si continua a cercare di fare luce sul caso Cucchi, il giovane geometra romano morto all'ospedale Pertini di Roma in circostanze che, dopo sei anni, restano da chiarire. 

Tutto starebbe nelle carte dell'inchiesta bis che ha portato all'accusa contro tre carabinieri per le lesioni e altri due per falsa testimonianza. Ai militari-investigatori che cercavano informazioni sulla droga venduta (provenienza, fornitori, nascondigli), il trentunenne morto dopo una settimana di reclusione oppose un silenzio che potrebbe essere la causa delle percosse. Lo ha rivelato un nuovo testimone, ascoltato per la prima volta dalla procura di Roma nel novembre 2014: Luigi L. ha 46 anni, è un ex detenuto che incontrò il geometra (tossicodipendente-spacciatore) nel centro clinico di Regina Coeli all'indomani dell’arresto. A confidargli la ragione delle botte, dice, fu proprio Stefano. 


 

Fonte: Corriere della Sera →
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