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Venerdì, 29 Marzo 2024

Anziana massacrata di botte da un ladro: "Perdono? Mai, quell'infame deve morire"

Cecilia Zacchello, 85 anni, è stata ferocemente picchiata da un ladro che l'aspettava davanti a casa sua, a Mestre. Ora è ricoverata in un letto d'ospedale, e da poco è uscita da terapia intensiva. Ha subito una violenza inaudita, che l'ha segnata

Nessun perdono, nessuna comprensione. Solo rabbia, tanta rabbia.  Cecilia Zacchello, 85 anni, è stata ferocemente picchiata da un ladro che l'aspettava davanti a casa sua, a Mestre. Ora è ricoverata in un letto d'ospedale, e da poco è uscita da terapia intensiva. Ha subito una violenza inaudita, che l'ha segnata: "Perdonarlo? Mai. Anzi gli auguro di morire e non ditemi che sono cattiva a 85 anni.. Alla fine mi tocca dire che mi è andata bene, almeno la gamba me l’ha risparmiata. Quando quell’infame mi ha riempito di botte stavo ancora camminando col deambulatore dopo l’operazione al femore".

La convalescenza sarà lunga, anche se ci sono dei miglioramenti. Il figlio dice al Gazzettino: "Gli ematomi sul volto sembrano un po’ riassorbiti anche se la situazione rimane ancora da monitorare". Lascerà quella casa, l'anziana signora, per trasferirsi da uno dei figli: "Non potete immaginare quanto male mi fa lasciare la casa dove ho vissuto per sessant’anni. Ci sono i ricordi di mio marito Giorgio, ex bancario, dei miei figli. Ogni volta che mi assopisco rivivo quegli attimi terribili, rivedo quel ragazzo, sui 30-35 anni, la maglietta rossa a righe, con i capelli biondi rasati, che si accanisce su di me senza pietà».

L’alimentazione di ossigeno giorno e notte, la mandibola e le costole fratturate che le impediscono di muoversi. E la mano destra con un dito ingessato, quello che il malvivente le ha rotto per strapparle l’anello.

Fonte: Il Gazzettino →
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