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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Chiuso per venti anni nello stanzino da mamma e papà: il dramma di Armando

Orrore in Brasile dopo il ritrovamento di un uomo di 36 anni del quale si erano perse le tracce da due decenni. E' stato liberato dalla polizia. Ora non parla. "Aveva la barba lunga fino all'ombelico"

SAN PAOLO (BRASILE) - Da venti anni di Armando Bezerra de Andrade si erano perse le tracce. Nessuno nel quartiere sapeva che fine avesse fatto. Ieri, la drammatica scoperta: dal giorno della sua scomparsa, l'allora 16enne è stato chiuso in uno stanzino di casa dal padre e dalla matrigna. 

IL RITROVAMENTO - In tutti questi anni è stato maltrattato, picchiato, nutrito il minimo indispensabile. "Dormiva su un materasso sottilissimo" hanno spiegato gli inquirenti "in condizioni igieniche drammatiche, incatenato al letto. Quando siamo entrati ci siamo trovati davanti non a un essere umano, ma a un 'qualcosa' con la barba lunga fino all'ombelico, magrissimo, incapace di parlare e ricoperto da tracce di feci. C'era urina dappertutto". 

Armando, libero dopo venti anni (Foto da video)

LA CRONACA - Oggi Armando ha 36 anni e la sua liberazione, spiegano gli inquirenti, è stata del tutto casuale: "Nessuno ha mai denunciato la sua scomparsa. Siamo intervenuti nel quartiere di Guarulhos chiamati da alcuni abitanti per indagare su una denuncia per traffico di droga. Quando abbiamo suonato alla porta dell'abitazione, ci ha aperto un signore in evidente stato di agitazione. Per questo abbiamo chiesto di entrare in casa". Lì, il tremendo odore, "nauseabondo", riporta il sito Folha de S.Paulo, "ci ha portato fino allo stanzino. In realtà una prigione". La prigione degli orrori.

Fonte: Folha →
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