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Martedì, 16 Aprile 2024

Spostavano le salme per vendere la sepoltura ad altri: 4 arresti nel 'cimitero degli orrori'

Per fare spazio realizzavano anche nuove costruzioni completamente abusive. Il tutto senza avere nessuna autorizzazione. Fino a 5 mila euro il prezzo di un loculo. All’alba è scattato il blitz dei carabinieri

Quello di San Martino delle Scale a Monreale, in provincia di Palermo, era diventato un vero e proprio 'cimitero degli orrori':  così infatti è stata chiamata l’operazione dei carabinieri che hanno scoperto e disarticolato un’associazione a delinquere che gestiva in maniera illegale ed illecita il camposanto (di proprietà della locale Abbazia Benedettina), ottenendo ingenti profitti dalla compravendita di sepolture. Una vera e propria organizzazione criminale che, nel corso degli ultimi anni, si era di fatto sostituita ai benedettini in maniera del tutto abusiva nella gestione del cimitero, iniziando un vero e proprio mercimonio di loculi e tombe. 

Quattro in manette

Su mandato della Procura di Palermo, i carabinieri hanno arrestato 4 persone e sottoposto una quinta alla misura cautelare coercitiva del divieto di dimora nel comune di Monreale, con obbligo di firma alla Polizia Giudiziaria: sono tutti accusati di numerosi reati tra cui truffa, falsità in atti pubblici commesse da privati, falsità in certificazioni, violazione di sepolcro, vilipendio delle tombe, vilipendio di cadavere, occultamento di cadavere, distruzione, soppressione e sottrazione di cadavere. Gli arrestati sono Giovanni Messina, settantenne palermitano; Salvatore Messina, trentottenne palermitano; Salvatore Messina, ventiquattrenne palermitano; Antonino Campanella, trentatreenne palermitano; divieto di dimora per Erminia Morbini, settantaquattrenne monrealese. Notificate inoltre alcune informazioni di garanzia per altri indagati nella stessa vicenda. 

Il meccanismo criminale

Le indagini dei carabinieri, svolte sotto la direzione ed il coordinamento della Procura di Palermo, hanno permesso di ricostruire l’intero meccanismo: sono partite dalla raccolta di alcune denunce relativamente a un’apparente “mala gestio” del cimitero e hanno svelato l’esistenza di un’organizzazione che ha operato in modo costante e sistemico nella gestione illecita del cimitero, in esecuzione di un preciso programma criminoso costituito dal mantenere il cimitero ormai saturo da anni, in condizione di perenne disponibilità, per ricevere nuove immissioni di feretri e così percepire indebitamente il corrispettivo versato per sepolture e servizi funerari. 

Spostavano le salme

Come riporta anche PalermoToday, dalle attività investigative è stato accertato “un sistema criminale di gestione dei servizi cimiteriali ad esclusivo fine di lucro con un modus procedendi stabile e radicato” che si sviluppava attraverso vari reati. In particolare, durante le indagini, è emerso che sono state moltissime le persone che, non trovando una sistemazione per i propri cari estinti – soprattutto nei cimiteri palermitani che vivono uno stato di emergenza continua – si sono rivolti all’organizzazione per un posto all’interno del camposanto di San Martino delle Scale (che è saturo da più di 20 anni). A fronte di un pagamento di 5.000 euro circa e potendo far leva sullo stato di necessità di quelle famiglie, disposte a pagare cifre consistenti pur di garantire una degna sepoltura ai propri defunti, veniva sempre assicurata un’immissione nelle varie sepolture, dopo aver ricavato nuovi spazi attraverso numerose e sistematiche violazioni di sepolcro, prodromiche a estumulazioni del tutto illegittime. Alcune aree del cimitero di San Martino delle Scale sono state sequestrate.

Fonte: PalermoToday →
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