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Martedì, 19 Marzo 2024

Brescia, scandalo al Comune: il dirigente firma bando ad hoc e si "autoassume"

Serviva un responsabile delle risorse umane e così il capo del personale ha firmato un bando e si è "autoassunto". Il caso portato alla luce da una denuncia del Movimento5Stelle

Al Comune di Brescia serviva un responsabile delle risorse umane, così il capo del personale ha firmato il bando, ha partecipato lui stesso alla selezione e, ritenendosi idoneo, si è assunto. Questa l'assurda vicenda raccontata dal quotidiano La Verità e ripresa da Il Giornale, dopo le denuncie del capogruppo 5stelle a Brescia, l'avvocato Laura Gamba, che ha presentato un'interrogazione urgente per avere spiegazioni da parte del sindaco di Brescia. 

I fatti prendono il via il 31 luglio 2013, quando il dirigente Claudio Reboni ha firmato il bando per un responsabile del settore risorse umane nell'ambito dei servizi amministrativi e finanziari del Comune: la presentazione delle domande sarebbe scaduta dopo 12 giorni, tra i requisiti il possesso di una laurea specialistica, esperienza nella Pubblica Amministrazione e aver ricorperto un incarico dirigenziale per un periodo non inferiore ai cinque anni. Il sindaco Emilio Del Bono approvò e pubblicò il bando. La scelta, si legge sempre nel bando, "è effettuata dal sindaco e avviene attraverso la valutazione dei curricula presentati e di un eventuale colloquio". Il posto è stato poi assegnato allo stesso Reboni.

L'iter seguito da Reboni violerebbe il Regolamento del codice di comportamento dei dipendenti pubblici, articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, secondo cui c'è l'obbligo di astensione dal "partecipare all' adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri", obbligo per altro che riguarda anche parenti entro il secondo grado conviventi, o organizzazioni a cui si è legati.

Fonte: Il Giornale →
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