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Giovedì, 25 Aprile 2024

"Magna magna da record", l'ex vicepresidente del consiglio e le cene da 27mila euro

Altro scandalo per Franco Nicoli Cristiani, l'ex vicepresidente del consiglio della Regione Lombardia già indagato per corruzione. In 5 mesi avrebbe speso 27mila euro in cene. La difesa: "Appuntamenti istituzionali"

ROMA - Quando si parla di affari non c'è nulla di meglio che farlo con le gambe sotto il tavolo. E' quanto insegna l'ex vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia, Franco Nicoli Cristiani. O meglio, quanto raccontano le numerosissime ricevute presentate dall'ex consigliere al Pirellone. Cristiani, la cui carriera politica all'interno del Pdl si è chiusa con un ordine d'arresto per corruzione nel novembre 2011, è ora indagato anche per peculato. 

L'ex piddiellino, indagato per presunte tangenti per l'apertura di una discarica di amianto in provincia di Cremona, ha speso nientemeno che 27mila euro e nove centesimi per - dice - cene e pranzi "istituzionali". 

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Istituzionali o meno, ciò che è certo è che i commensali erano tutti di palato fino. 

Il 24 febbraio 2011 - racconta Repubblica - Nicoli è al 'Centro ittico' di via Martiri Oscuri con sei persone. L’occasione è per «incontrare i presidenti delle Comunità montane». Decisamente delle buone forchette, con una vera e propria passione per il pescato fresco. Nel conto allegato alle carte dell’indagine, la ricevuta ripercorre le scelte della delegazione montanara. Due piatti «gran crudo di pesce» (64 euro), un «gran misto frutti di mare» (49 euro), ma anche due gratinati misti (59 euro). L’ospite più sfacciato ha scelto «l’astice catalana da 1,75 kg». Un crostaceo ambito, si sa, e piuttosto salato se fresco: nel conto incide per 157,50 euro. In coda al pranzo «5 liquori invecchiati» (altri 55 euro), e per sciacquare la bocca dal gusto salmastro, gli ospiti si concedono un sorbetto al limone (altri 36 euro). Il conto saldato dal Pirellone, alla fine, arriva a un totale di 729,50.

'Centro ittico', ma non solo. I locali preferiti da Nicoli Cristiani comprendono anche da 'a Riccione' - specialità pesce - 'Le terrazze' di Bergamo, 'la Posta' di Brescia. Il tutto per la cifra record, in soli cinque mesi del 2010, di 27mila euro e nove centesimi. 

Nonostante i conti parlino chiaro, però, non è detto che Cristiani possa essere perseguito in un processo. Formalmente, l'ex vicepresidente del consiglie regionale lombardo ha infatti giustificato tutte le uscite come "impegni istituzionali".

Difficilmente, quindi, il Nucleo di polizia tributaria potrà scoprire se realmente quelle del 2010 erano tutte cene o pranzi con finalità politiche. Di certo, Cristiani non si è fatto mancare nulla. 

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Fonte: La Repubblica →
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