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Martedì, 16 Aprile 2024

Fisco, conti correnti "sotto controllo": chi rischia di ricevere le contestazioni

Da inizio settembre sarebbero in forte aumento le richieste di giustificazione dei movimenti finanziari in entrata sui conti correnti da parte dell'Agenzia delle Entrate: lo scrive il Giornale

Il Fisco avrebbe "messo nel mirino" i movimenti bancari sopra i mille euro. Nuovi controlli e da inizio settembre sarebbero in forte aumento le richieste di giustificazione dei movimenti finanziari in entrata sui conti correnti da parte dell'Agenzia delle Entrate. Si chiede conto e ragione di alcuni movimenti sui conti, con una richiesta di spiegazioni molto precisa, come scrive oggi il Giornale.

"In questo momento il periodo finito nel mirino del Fisco è quello del 2014, poi si passerà agli anni successivi. Di fatto in contestazioni di questo tipo che riguardano i movimenti giornalieri superiori a 1000 euro e quelli mensili superiori a 5000 euro, il contribuente ha quasi sempre difficoltà a mostrare la destinazione dei prelievi o l'eventuale accredito".

Il caos viene amplificato nel caso di conti correnti cointestati, con delega a operare o per il quale il contribuente risulti esclusivamente il legale rappresentante dell'ente (tipo un'associazione). Come funzionano i controlli in concreto? Come si sa di essere finiti sotto la "lente d'ingrandimento" dell'Agenzia delle Entrate? La modalità di comunicazione con i contribuenti è sempre la medesima: si riceve un avviso di avvio delle indagini finanziarie con l'invito a consegnare i movimenti finanziari da giustificare e a presentarsi all'appuntamento con il funzionario.

E' stata adottata una chiara prassi operativa in base alla quale gli uffici devono astenersi dal compiere valutazioni sommarie ma devono approfondire ricostruendo precisamente, in base ai documenti acquisiti (e a ulteriori accertamenti) la consistenza patrimoniale e reddituale sulla base della quale si esercita la pretesa tributaria, cioè l'eventuale richiesta di omessi versamenti più interessi e sanzioni.

Il termine per fornire le risposte non può essere inferiore a quindici giorni ma, anche in questo caso e, soprattutto, in sede di richiesta di supporto documentale (si pensi alla richiesta di ottenere copia degli assegni bancari), i tempi potrebbero diluirsi notevolmente.

Fonte: Il Giornale →
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