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Giovedì, 28 Marzo 2024

Perde il lavoro a causa del Covid, l’appello di Giorgia: “Fatemi tornare a casa in Sicilia”

Originaria di Porto Empedocle (Sicilia), dopo aver perso il lavoro la ragazza è rimasta al Nord ma ora chiede di poter tornare: la lettera al presidente Musumeci

Ad agosto dell’anno scorso la ventenne Giorgia ha lasciato la sua casa e la sua famiglia a Porto Empedocle (Agrigento) per trasferirsi al Nord. L’azienda per la quale lavorava però l’ha licenziata a causa della crisi determinata dalla diffusione del coronavirus e Giorgia è rimasta in Veneto, per non mettere a rischio i suoi cari e la sua terra. Da allora sono passati due mesi, i soldi iniziano a scarseggiare mentre il costo della vita in una grande regione del Nord è decisamente elevato, e Giorgia vorrebbe poter tornare a casa dalla sua famiglia. Per questo ha scritto una lettera al presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, che ha “blindato” l’isola per il mese di maggio per evitare il rischio di diffusione del contagio. 

“Egregio presidente della Regione Musumeci, il mio nome è Giorgia ho 20 anni e sono una cittadina siciliana”, scrive la ragazza. “Da agosto 2019 per esigenze lavorative ed economiche mi sono spostata a Verona, vivo in un paesino di provincia non troppo lontano dal centro. Per sette mesi ho lavorato in una grande azienda farmaceutica, dall'inizio della pandemia la mia azienda ha subito una forte crisi economica che ha portato a spiacevoli conseguenze ovvero il licenziamento di tanti dipendenti, tra cui la sottoscritta”.

A quel punto Giorgia si è ritrovata in una situazione “quasi surreale”: all’improvviso era “sola, lontana da casa, dalla famiglia, obiettivamente spaventata e confusa”. 

"Scappare immediatamente verso il primo volo diretto per la Sicilia sarebbe stata una scelta egoista ma comoda. Così non è stato, il buon senso mi ha fatto fare chiarezza pensando al rischio enorme a cui avrei sottoposto la mia famiglia. Ho fatto il mio dovere, ho stretto i denti e ho soltanto sperato, giorno dopo giorno, che il tempo potesse passare più velocemente e con esso anche i rischi di contagio. È stato un sacrificio combattuto ma doveroso. Nonostante tante persone abbiano seguito le vie più capricciose e più facili”

“Dopo due lunghi mesi, in tutta solitudine, un barlume di speranza si era acceso in me e cioè finalmente la possibilità di rientro nella mia residenza. Dopo la conferenza del presidente Conte anche sui possibili rientri, da parte dei fuori sede, nei propri domicili, le prime scelte sono state quelle di prenotare un biglietto intorno fine maggio. I voli sono stati però revocati a seguito del suo intervento sulla chiusura della Sicilia per tutto il mese di maggio”.

Giorgia si rivolge a Musumeci: “Adesso, io le chiedo di mettersi nei panni di studenti e gente che ha perso il lavoro come me. I soldi, non avendo più alcuna entrata, iniziano a scarseggiare, gli affitti sono esorbitanti e la disoccupazione non consente di mantenere uno stile di vita sereno. La prego di prendere in considerazione l'eventuale rientro da parte di chi ha estrema necessità".

Fonte: AgrigentoNotizie →
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