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Giovedì, 25 Aprile 2024

Monte dei Paschi, il crack che terrorizza 5 milioni di risparmiatori

Il destino della banca senese è nelle mani dei 40mila obbligazionisti ai quali viene proposto di convertire i propri titoli in azioni: un investimento più rischioso per evitare le incognite della nazionalizzazione

SIENA - Prima sono stati gli azionisti storici a vedere azzerati i loro investimenti, poi a stretto giro i piccoli obbligazionisti, che ai tempi sottoscrissero un subordinato Mps ritenendolo pressoché equivalente a un BTP. Ora il cerino, inevitabilmente, è destinato a rimanere a chi resta: le filiali, con i loro clienti storici. Il destino del Monte dei Paschi, e dei suoi 5 milioni di clienti è sempre più in bilico con il rischio di una nazionalizzazione con tutte le incognite che ne deriverebbero.

Il Sole 24 Ore ha raccolto i dubbi dei risparmiatori, cercando di dar loro un chiarimento e dipingendo gli scenari per chi ha investito i propri soldi nella banca senese.

I piccoli azionisti

Sono un piccolo azionista Mps. Cosa succede adesso a noi che abbiamo aderito all’aumento di capitale dello scorso anno? Con le garanzie che non c’erano rischi e che con quel capitale tutto si sarebbe sistemato? Perdiamo tutto?

Michele D.

Quando si detengono azioni di qualsiasi azienda si partecipa in toto al rischio di impresa, pertanto se qualcuno le ha parlato di garanzie e di assenza di rischi, ha parlato a sproposito. In qualità di piccolo azionista le alternative ora sono due: mantenere e sperare oppure liberarsi delle azioni anche se a prezzo molto sacrificato e non pensarci più. Non è possibile dare consigli univoci, dipende dalla situazione individuale.

Le obbligazioni a rischio

Ho diversi investimenti fatti con Mps: un’obbligazione lineare, fondi Anima e polizze Axa. Sono a rischio? Meglio toglierli? Forse è tardi?

Marco (via-mail)

Se la banca agisce semplicemente da depositaria e i titoli sono su un conto amministrato, gli investimenti non sono a rischio. Per quanto riguarda l’obbligazione, non è chiaro se quella che viene chiamata dal lettore “obbligazione lineare” è emessa da Mps o da altro emittente. Se emessa da Mps, l’obbligazione è a rischio se è subordinata. Se si tratta di un’obbligazione senior, al momento non ci sono rischi imminenti.

I titoli di Stato di Mps

Ci sono rischi per chi ha BTp all’interno del Monte dei Paschi oppure, essendo titoli di Stato nazionali, non vi sono problemi?

Jarrot (via-mail)

Dal momento che i BTp sono emessi dal Tesoro non sono a rischio in questo momento. La banca Mps agisce nel suo caso come semplice depositaria dei titoli di Stato, la cui titolarità è dell’intestatario del conto amministrato.

Che succede col bail-in

In caso di bail-in: il limite di 100mila euro è riferito al titolare giuridico del conto? Nel caso io abbia un conto sotto i 100 mila euro, partecipo a una società che ha un conto anch’esso sotto i 100mila euro ma facendo la somma si superano i 100mila euro, le posizioni restano distinte o vengono cumulate? Analogamente se io e mia moglie, con conti distinti, superiamo la soglia dei 100mila euro, le nostre posizioni vengono trattate separatamente?

lettera via- mail

Il calcolo dei 100mila euro si effettua per singolo e distinto codice fiscale. Pertanto, negli esempi precedenti, la persona fisica e la società hanno due posizioni distinte e ciascuna ha un limite di 100 mila euro. Analogamente nel caso di marito e moglie con un conto cointestato, ciascuno ha una franchigia di 100 mila euro.

Diverso è il caso di una persona che ha più conti nella medesima banca. In questo caso le posizioni si cumulano e quindi per esempio due conti da 70 mila euro intestati ad un’unica persona sono coperti soltanto fino a 100 mila euro.

Che succede con la nazionalizzazione

Sono in possesso di circa 3mila azioni Montepaschi. Volevo sapere cosa può succedere in caso di intervento statale (annullamento totale del loro valore, diminuzione del loro valore in base all’apporto di capitale da parte dello Stato o altro).

Farmacia B.

Al momento in cui scriviamo non è possibile stabilire il valore delle azioni Mps dopo l’aumento di capitale e l’eventuale intervento statale. Il loro valore potrebbe ancora ulteriormente deprezzarsi così come apprezzarsi se il piano di risanamento che prevede anche la cessione dei crediti deteriorati sarà valutato positivamente dal mercato. In ogni caso ci pare improbabile sia nel breve che nel medio periodo che le azioni Mps ritrovino i valori osservati negli anni precedenti la crisi.

Che succede ai correntisti

Vorrei un parere su cosa aspettarci da questo momento in poi noi correntisti di Mps. Personalmente ho due conti deposito oltre al conto corrente, che mi hanno assicurato essere al sicuro, però sono anche possessore di bond MPS ISIN IT0005136566. Gradirei qualche consiglio. Naturalmente contatterò la mia filiale che spero possa consigliarmi al meglio.

Antonio M.

Premesso che il fondo di garanzia tutela i risparmiatori nei limiti previsti, il lettore deve valutare se la banca è la sua unica controparte finanziaria e se cosi fosse è comunque opportuno diversificare, perché in caso di fallimento di Mps, la procedura sui conti correnti si attiva solo al momento della liquidazione coatta amministrativa e quindi rischierebbe di trovarsi senza poter accedere al proprio denaro per un periodo di tempo incerto. L’obbligazione citata, scadrà nel novembre del 2018, e scambia intorno a 88, anche se il mercato è piuttosto rarefatto per questi titoli e quindi non è facile alienarlo sul mercato. Lo spread è di circa l’8% sulla curva dei rendimenti, per avere un idea al momento del collocamento era meno dell’1%. Alla luce di quanto noto oggi, le obbligazioni senior come questa non dovrebbero subire nessuna decurtazione del valore o essere interessate al processo di ricapitalizzazione e, quindi non ci sono controindicazioni a tenerle fino alla naturale scadenza. Considerazioni valide solo se il titolo rappresenta una percentuale contenuta dei propri investimenti, altrimenti crediamo opportuno che la sua sostituzione con uno strumento diversificato (Etf o fondo) sia assolutamente necessaria per evitare un rischio di concentrazione che potrebbe dimostrarsi molto oneroso in un futuro non troppo lontano. Il lettore fa bene a contattare la banca per avere un’altra visione del problema, è opportuno che si ricordi dell’inevitabile conflitto di interesse di fronte al quale si troverà il funzionario nel rispondere ai suoi più che ragionevoli quesiti.

Quali sono gli scenari peggiori

Sono un azionista di Mps che detiene azioni con prezzo medio di carico di 32 euro. Quale sara lo scenario peggiore per noi azionisti e quale quello meno invasivo? Ho letto del pericolo di un azzeramento delle azioni. Ciò è possibile in quali circostanze?

Lettera via mail

Ipotizziamo che il lettore si riferisca ai 32 euro post raggruppamento, perché il titolo Mps dieci anni fa valeva quasi 30 volte tanto. Questo sembra evidenziare un acquisto effettuato nell’ultimo periodo quando la situazione di Mps nella sua criticità era ben chiara a tutti. Alla luce del basso interesse degli investitori internazionali e secondo le indicazioni di un aumento di capitale di circa 5 miliardi, rispetto a una capitalizzazione di borsa ben inferiore ai 500 milioni, difficile pensare che possano esserci margini per una corposa risalita (per tornare a 32 serve un incremento del 60%). Il rischio è che un intervento statale, o cosiddetto di garanzia, possa penalizzare in modo molto marcato i detentori di capitale di rischio, le azioni, e quindi ci siano margini per un’eventuale ulteriore debolezza del titolo. Impossibile stimare quello che potrebbe essere “il punto di caduta” o di minimo: ma i numeri che circolano sul mercato lasciano poco spazio all’ottimismo per i titolari di azioni. Se si è trattata di una scommessa, forse è opportuno chiuderla in perdita e concentrarsi su altri strumenti, perché lo scenario non sembra dei migliori nelle prossime due settimane.

Fonte: Il Sole 24 Ore →
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