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Martedì, 23 Aprile 2024

Berlusconi sfida il governo sulla decadenza: "Non mi dimetto, mi caccino"

Il Cav non indietreggia: "Non ci penso nemmeno a dimettermi prima del voto. Aspetterò che votino e si assumano la responsabilità di una cosa di cui si dovranno vergognare per sempre"

ROMA - Fra quattro giorni potrebbe non avere più lo scranno personalizzato a Palazzo Madama, ma Silvio Berlusconi non arretra. Anzi. In un'intervista a "Il Mattino", il Cav sfida gli ex "colleghi di governo", ribadisce il suo addio alle larghe intese e tiene una porta aperta per gli "alfaniani". 

"Non mi dimetto prima, non ci penso nemmeno", ha annunciato Berlusconi sul voto in Senato sulla sua decadenza fissato per il 27 novembre . "Aspetterò che votino - ha continuato - che si assumano la responsabilità di una cosa di cui si dovranno vergognare per sempre"

In fondo, il Cav crede ancora in una miracolosa salvezza. "E' l'occasione per mettere il filtro della dignità politica a una sentenza irrealistica e condizionata del desiderio di eliminare Silvio Berlusconi come ostacolo alla presa del potere da parte della sinistra". 

Automatico, quindi, il passo indietro da questo esecutivo: "Non sto con chi vuole uccidermi". Niente di chiuso, invece, per chi lo ha "tradito". Il messaggio ad Alfano, che ha giurato di non avere cambiato idea sulla decadenza, è chiaro: "Se capiscono di avere sbagliato, sono pronto a riaccoglierli". 

Fonte: Il Mattino →
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