"Diossina nel grano: il governo intevenga subito"
Per il sito d'informazione PeaceLink l'Ausl della Romagna ha attivato il sistema di allerta rapido per un carico ucraino destinato agli allevamenti italiani
La denuncia arriva dal sito d’informazione PeaceLink. "Un carico di granoturco ucraino contaminato da diossina, sostanza altamente tossica e cancerogena. Oltre ventimila tonnellate di mais arrivate a marzo al porto di Ravenna destinate ai mangimifici e agli allevamenti italiani, rintracciate e bloccate", scrive il presidente Alessandro Marescotti.
PeaceLink chiede di far luce su "informazioni che non sono state fino a ora diffuse e che sembrano di una gravità assoluta, se confermate". Sarebbe scattata un'allerta sanitaria del Rapid Alert System for Food and Feed (RASFF, il sistema di allerta comunitario): si tratterebbe di oltre 20mila tonnellate di granoturco per uso zootecnico già commercializzate. Si tratterebbe, ancora, di granoturco contaminato dalla diossina - secondo quando si legge sul sito - con livelli che superano quasi quattro volte i limiti di legge.
Un fatto grave, che se confermato comporterebbe un pericolo per la salute del consumatore. Ora il carico, rintracciato e bloccato, non può essere diffuso, né venduto.
Per questo PeaceLink, senza "voler creare alcun pubblico allarme, ma solo sollecitare le autorità a fare chiarezza rapidamente su una notizia che se confermata sarebbe di gravità enorme, chiede al governo italiano:
1) se il 6 marzo 2014 è arrivata in Italia (nel porto di Ravenna) una nave carica di granturco ucraino altamente contaminato da diossina (risulterebbero superati i limiti di legge per le diossine di quasi quattro volte); per la precisione sarebbero già partite per la commercializzazione 20.870 tonnellate di granturco; la commercializzazione sarebbe cominciata il 7 aprile 2014 per concludersi il 9 giugno scorso;
2) se tale granturco sia stato venduto ai mangimifici come mangime per uso zootecnico e se risultano contaminati degli allevamenti (e quali);
3) se l'11 giugno è partita un'allerta comunitaria del Rapid Alert System for Food and Feed (RASFF) e se è vero che la dimensione della partita di grano ucraino sia tale da rappresentare un problema di portata nazionale.