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Giovedì, 28 Marzo 2024

Il dramma di Michele, ragazzo disabile: "vince" una casa, ma non ci può entrare

Succede a Livorno: Michele ha 24 anni e da 7 è sulla sedia a rotelle. Ha vinto un bando per un appartamento del comune ma per lui è inaccessibile

Si chiama Michele, vive a Livorno, ha 24 anni e da sette è su una sedia a rotelle, dopo aver subito un incidente. Per ragioni economiche decide di partecipare a un bando comunale per l'assegnazione di una casa di proprietà del comune, con affitto concordato.

Una delle ragioni per cui Michele partecipa al bando è che, in caso di disabilità, sono disponibili due alloggi adibiti a persone con handicap. Deve essere stato felice quando gli è arrivata la notizia che una delle case sarebbe stata sua. Ma avrebbe immaginato che proprio quell'appartamento per lui è inaccessibile. Il palazzo ha due grandi scalini per accedere al portone:

Sono costretto ad andare in fondo al corridoio per poter prendere un montascale che mi fa scendere (molto lentamente) circa 7/8 gradini (che devo poi riportare in alto per far si che si ricarichi la batteria) e, una volta giù, devo prendere un ascensore che mi porta al secondo piano

Un alloggio che per disabili ha ben poco, motivo per cui Michele ha deciso di scrivere una lettera per raccontare la sua surreale vicenda, che è soltanto cominciata dopo aver scoperto che non poteva entrare in casa: "E' molto difficile cercare di riassumere in poche righe il tempo e le energie che ho sprecato battendomi per quello che credo essere un mio diritto".

Così si reca all'Ufficio casa che gli chiede una certificazione di "uso effettivo della carrozzina". Poi viene mandato presso la ditta che si è occupata di ristrutturare la casa: "Mi viene detto che (non si sa bene quando) cominceranno dei lavori sul marciapiede che permetteranno un accesso agibile fino a dentro il palazzo".

Ma c'è poi il problema del posto auto, anche quello inaccessibile perché è collegato con il palazzo da un ponte di scale. Così il ragazzo decide di chiedere di cambiare quell'alloggio, visto che non rispetta le sue esigenze, nonostante questo fosse scritto nel bando. Ma dal comune gli dicono che non è possibile:
 

Per il Comune la colpa è di Casalp (che ha curato la ristrutturazione), per Casalp la colpa è del Comune (che ha gestito il Bando), il problema è che io non cerco le scuse o le colpe di nessuno. Vorrei solamente un alloggio accessibile che non crei pericolo e che non presenti barriere. Mi piacerebbe sapere cosa devo ulteriormente fare e a chi devo rivolgermi per far si che ciò che mi spetta sia effettivamente portato a termine


Fortunatamente i movimenti per la casa della sua città sono venuti a conoscenza della sua storia e da poco hanno incontrato gli assessori competenti.

Fonte: Livorno Indipendente →
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