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Venerdì, 19 Aprile 2024

Avvocato keniano fa causa all'Italia per la crocifissione di Gesù Cristo

L'avvocato kenyota, Dola Indidis, ha deciso di riaprire un caso di più di 2.000 fa, la crocifissione di Gesù Cristo

La giustizia a volte ci mette anni per dare delle risposte. L'avvocato kenyota, Dola Indidis, va oltre.

Ha deciso di riaprire un caso di più di 2.000 fa, la crocifissione di Gesù Cristo. Non è una battuta. E' il Time a ripercorrere le tappe della vicenda.

"E' il mio dovere sostenere la dignità di Gesù e sono andato alla Corte Penale Internazionale (ICC) per ottenere giustizia per l'uomo di Nazareth" dice il legale Dola Indidis, che spiega di essere sicuro che Gesù non ha ricevuto il dovuto trattamento dalla legge.

In un primo momento, sei anni fa, Dola si è rivolto alla corte suprema del suo paese. Senza esito. Adesso si rivolge alla Corte Penale Internazionale. "E' stato un procedimento malizioso e selettivo che ha violato i suoi diritti umani attraverso la cattiva condotta della magistratura, abuso d'ufficio, faziosità e discriminazione". L'avvocato punta il dito contro l'imperatore romano Tiberio, il Re Erode, il prefetto della Giudea, Ponzo Pilato e le alte cariche religiose ebraiche dell'epoca.

Dola Indidis è critico anche con l'Italia e con Israele che, dice, applicano tutt'ora leggi basate sulle ingiuste norme dell'Impero romano. Facile prevedere che l'organo penale internazionale non prenderà sul serio le richieste di Indidis, che però, in pieno stile Obama, assicura: "Possiamo vincere insieme. Yes we can".

Fonte: Time →
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