rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Rassegna

Buffon attacca ancora: "A rompersi le ossa siamo sempre gli stessi, noi vecchi"

Il portiere della nazionale torna sull'eliminazione dal Mondiale brasiliano e non risparmia critiche contro "i nuovi". La risposta di Cassano: "Senza di lui in porta abbiamo vinto"

Dopo la sconfitta contro l'Uruguay e l'eliminazione dai Mondiali, Gigi Buffon è stato il primo a prendere la parola e a indicare "nei giovani" l'anello debole della spedizione azzurra in Brasile. 

Ora, a sangue freddo e rientrato in Italia, il portiere e capitano azzurro torna sull'argomento con toni certamente non meno morbidi. Con una premessa: "Le colpe, in una grande debacle come questa, vanno divise tra tutti. C'è una compartecipazione", dice in un'intervista al Corriere della Sera.

Il concetto di Buffon è riassumibile in un appello: largo ai vecchi, restano i migliori.

Leggo e sento spesso commenti ironici sull'età dei Pirlo, dei De Rossi, dei Buffon, dei Barzagli. Le chiacchiere passano e i fatti restano in campo: a rompersi le ossa per la causa sono sempre gli stessi. 

"Chi ci chiede di pensarci bene se continuare, dovrebbe vedere chi sono ancora i punti fermi. È dietro che sta venendo meno qualcosa. Senza riferimenti personali. Buffon bisogna giudicarlo per quello che sta facendo, non per quello che potrebbe fare. Così costruisci uomini, altrimenti vai incontro a figure di m...". 

Chiusura dura su Mario Balotelli: "In vent'anni di carriera non ho mai attaccato un compagno. Figuriamoci se avrei potuto farlo in un momento come quello". E poi "Balotelli, a 24 anni, non è certo un giovane".

Io ho giocato in Nazionale due anni dopo l'esordio e mi sono reso conto che si trattava di un onore e di un impegno non semplici da sostenere. Adesso un ragazzo dopo tre buone partite è in nazionale e dà per scontato tutto.

A dar fuoco alle polveri dello scontro generazionale, ecco Antonio Cassano, non certo bollabile come "giovane" ma sicuramente come "nuovo" del gruppo azzurro: sempre secondo quanto riportato dall'edizione odierna di Repubblica, la perenne promessa barse si sarebbe confidato con alcuni amici stretti scagliandosi contro i cosiddetti senatori dello spogliatoio: "Vogliono decidere tutto loro. Noi ci siamo impegnati, abbiamo lavorato come tutti gli altri, abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Non è possibile che questi devono sempre fare la morale e dividere i buoni dai cattivi". Poi la stoccata. 

Se avessimo vinto, vincevano loro. Invece ora abbiamo perso soltanto noi. Anche perché non bisogna dimenticare che nell'unica partita che abbiamo vinto, mi pare che Buffon non ci fosse.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Buffon attacca ancora: "A rompersi le ossa siamo sempre gli stessi, noi vecchi"

Today è in caricamento