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Venerdì, 29 Marzo 2024

Sanità, è già in vigore la nuova legge: 203 esami diventano a pagamento

E' ufficiale la stretta sulle prescrizioni di visite mediche ed esami a rischio di inappropriatezza. Costantino Troise, segretario di Anaao-Assomed: "Da oggi, per sapere come curare, i medici dovranno leggere la gazzetta ufficiale e non più i testi scientifici"

Da pochi giorni 203 esami medici sono diventati a pagamento: è ufficiale la stretta sulle prescrizioni di visite mediche ed esami a rischio di inappropriatezza. La legge infatti porta alla stretta sulle prescrizioni di visite mediche ed esami e cita testualmente: "Condizioni di erogabilità e indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni di assistenza ambulatoriale erogabili nell’ambito del Servizio sanitario nazionale".

Il decreto pone dei limiti per la prescrizione a carico del Servizio Sanitario Nazionale per esami di notevole importanza per la qualità di vita.Si tratta di prestazioni di Odontoiatria, Genetica, Radiologia diagnostica, Esami di laboratorio, Dermatologia allergologica, Medicina nucleare. In pratica 203 prestazioni che, se prescritte al di fuori delle condizioni di erogabilità contemplate dal decreto, saranno a totale carico del paziente. 

Il provvedimento aveva già arrabbiare i medici lo scorso anno per la questione delle sanzioni cui potrebbero incorrere se prescrivessero a carico del Ssn le prestazioni inappropriate. Duro il giudizio dei sindacati medici, dalla Federazione dei medici di famiglia Fimmg al sindacato dei medici dirigenti Anaao-Assomed, che sottolineano come l'entrata in vigore del decreto porterà ad un ''inevitabile taglio delle prestazioni per i cittadini''. Il medico infatti, sottolinea il segretario Fimmg Giacomo Milillo, ''nel caso in cui sia provata l'inappropriatezza delle prescrizioni, sarà sottoposto ad una sanzione pecuniaria sul salario accessorio, come previsto dal Dl Enti locali approvato lo scorso agosto''.

I cittadini non potranno più curarsi pagando solo il ticket, ma con molta probabilità dovranno sostenere costi più elevati per visite più frequenti e di routine ed esami che riguardano la prevenzione di patologie. 

Costantino Troise, segretario del maggiore dei sindacati dei medici dirigenti, l'Anaao-Assomed, è critico: "Da oggi, per sapere come curare, i medici dovranno leggere la gazzetta ufficiale e non più i testi scientifici".

Sul web tante polemiche, e c'è chi cita l’art. 32 della Costituzione: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana".

Fonte: Quotidiano Sanità →
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