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Venerdì, 29 Marzo 2024

"Ho un cancro, aiutatemi": raccoglie fondi per le cure, ma un donatore scopre l'inganno

Hanna Dickenson, una 24enne australiana, aveva ottenuto 26mila euro in donazioni, più i soldi dei genitori, dicendo di essere affetta da una grave forma di tumore. Invece voleva spendere quei soldi tra feste e vacanze

Aveva raccontato a tutti di essere malata di cancro, sostenendo che le uniche speranze di sopravvivere erano legate a delle costose cure a cui sottoporsi. Ma Hanna Dickenson, si era inventata tutto. Il motivo? Godersi la vita tra feste, alcol, droga e viaggi grazie ai soldi dei genitori e dei donatori che, sentendo la sua storia, avevano deciso di investire su questa buona causa, rivelatasi poi una grossa bugia. 

Il piano escogitato da Hanna è stato diabolico: ha raccontato ai genitori, una coppia di agricoltori di Swan Hill, in Australia, di essere malata di cancro. Saputa la terribile notizia, i coniugi si sono trovati costretti ad indebitarsi fino al collo per pagare le costossissime (e inesistenti) cure della figlia, che invece si godeva il denaro tra party e divertimenti vari. Ma i soldi dei genitori non erano abbastanza, così Hanna ha fatto partire anche una raccolta fondi per le cure contro il cancro, con cui è riuscita a ottenere donazioni per  ben 42mila dollari australiani, pari a circa 26mila euro. Ma la bugia della 24enne australiana, come tutte le bugie, ha avuto le gambe corte. 

A notare le attività sospette su Facebook è stato uno dei donatori, che guardando sul profilo social di Hanna Dickenson trovava sempre più spesso foto di feste e vacanze. Un comportamento ritenuto anomalo per una ragazza affetta da una grave forma di tumore. Dopo l'intervento della polizia, la 24enne non ha potuto fare altro che ammettere di aver ottenuto beni materiali grazie all'inganno.

Come riporta il sito australiano 9News, il giudice del tribunale di Melbourna ha definito “spregevole” il comportamento di Hanna, che è stata condannata a tre mesi di reclusione, oltre all'obbligo di svolgere 150 ore di servizio nella comunità e di seguire un trattamento per problemi di salute mentale e abuso di droghe. Gli avvocati della ragazza hanno fatto sapere che presenteranno ricorso in appello.

Fonte: 9news.com →
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