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Giovedì, 28 Marzo 2024

"Vuoi fare la modella?", foto hard alla minorenne: non è violenza se lei acconsente

Condannato a due anni il titolare di un'agenzia fotografica e una sua collaboratrice. Avevano assicurato ad una 17enne il successo se avesse acconsentito a posare in scene pedopornografiche. In cambio di 15mila euro rimasti tuttavia un miraggio

RIMINI - Un 35enne, titolare di un'agenzia fotografica, e una sua collaboratrice coetanea hanno patteggiato due anni di reclusione per reati legati alla produzione e commercializzazione di materiale pedopornografico. Come riporta la stampa locale i due sono stati accusati da una ragazza, all'epoca dei fatti minorenne.

La giovane si era rivolta al riminese per la realizzazione di un servizio fotografico che si era però rivelato meno "innocente" di quanto previsto. La minorenne, assieme ad altre modelle e modelli, avrebbe dovuto posare senza veli in foto pornografiche. Le insistenze e le rassicurazioni dei due 35enni sulla necessità di questo set per "iniziare" la carriera di modella, avevano convinto la ragazza a prestarsi agli scatti a luci rosse.

Più volte alla giovane, all'epoca dei fatti appena 17enne, erano stati offerti anche 15mila euro, poi negati perché a detta dell'agenzia la prestazione della ragazza era stata al di sotto delle aspettative.

Dopo qualche tempo la giovane aveva trovato il coraggio di raccontare quanto accaduto, facendo partire le indagini. Nel corso della vicenda giudiziaria è caduta l'accusa di presunta violenza sessuale su minorenne. Una prima sentenza infatti aveva escluso che la giovanissima fosse stata costretta a subire atti sessuali contro la sua volontà.

Fonte: Alta Rimini →
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