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Giovedì, 25 Aprile 2024

Il giallo dei dischetti sulle spiagge: allarme ambientalista e boom di segnalazioni

Si tratta di un fenomeno senza precedenti, denunciato con forza dai responsabili di Clean Sea Life. Centinaia di dischetti sono stati trovati sulle spiagge campane e laziali

Centinaia di dischetti sono stati trovati sulle spiagge campane e laziali: sono simili a filtri di caffè, ma non è stata accertata l'origine.

Si tratta di un fenomeno senza precedenti, denunciato con forza dai responsabili di Clean Sea Life, un progetto co-finanziato dall’Unione Europea e nato con l’obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico sulla quantità di rifiuti presenti in mare e sulle spiagge. La prima segnalazione è del 20 febbraio, quando un cittadino li trova a Ischia e inizia a pulire il litorale dai dischetti. 

"Sono tantissime le segnalazioni che giungono un po’ da tutte le coste del Lazio. Dal comune di Fiumicino fino al confine con la Toscana sono apparsi misteriosi dischetti di plastica forati, di colore bianco, trovati anche sulle spiagge di Montalto e Tarquinia" scrivono i volontari sul loro sito internet. Nel Lazio i dischetti misteriosi sono stati stati ritrovati ad Anzio, dove sono arrivate tantissime segnalazioni alla Capitaneria di Porto che a sua volta sta lavorando insieme all'Arpa regionale, Fregene, e ancora Ostia. Di cosa si tratta? 

"Stiamo lavorando con gli oceanografi per cercare di risalire al punto di origine dello sversamento - scrive l’organizzazione sulla propria pagina facebook - ancora non sappiamo cosa possa essere, a prima vista sembrerebbero la parte superiore delle cialde da caffè". E invece "la cosa più probabile è che siano dischetti impiegati nei sistemi di trattamento biologico delle acque (come i sistemi MBBR Moving Bed Biofilm Reactor o reattore a biomassa adesa a letto mobile): sono i supporti dove crescono i batteri che depurano l’acqua, assimilandone i nutrienti". 

Dischetti simili infatti sono stati trovati a migliaia 7 anni fa in America: provenivano dall’impianto di trattamento della cittadina di Hookset che, a causa di forti piogge, il 6 marzo del 2011 andò in tilt scaricando dai 4 a 8 milioni di dischetti. 

Fonte: RomaToday →
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