Giornalista e attivista uccisa a colpi di pistola davanti a casa
Gauri Lankesh, giornalista indiana molto nota per le sue battaglie contro caste e integralismo indù, è stata uccisa a colpi di pistola a Bangalore
Gauri Lankesh, giornalista indiana molto nota per le sue battaglie contro caste e integralismo indù, è stata uccisa a colpi di pistola.
Un commando l'ha attesa davanti a casa, a Bangalore, e ha fatto fuoco: non ha avuto scampo.
La giornalista era la figura di riferimento di un settimanale in lingua kannada (parlato in Karnataka) che da lei prendeva il nome, 'Lankesh Patrika'.
Ferma la condanna del mondo politico. Il governatore dello Stato, Siddaramaiah, ha condannato l'omicidio dichiarando di essere "completamente scioccato" per l'omicidio di "un avvocato della secolarizzazione ed una lottatrice contro le ingiustizie".
I giornalisti indiani sono sempre più presi di mira dai nazionalisti induisti. Negli ultimi anni, i cronisti critici - o considerati tali - verso i nazionalisti induisti sono stati bersaglio di campagne diffamatorie sui social network, mentre molte giornaliste donne sono state aggredite e violentate.
I ministri che appartengono al partito di governo indiano, Bjp (Bharatiya Janata Party), hanno a loro volta apertamente criticato la stampa, coniando il termine "presstitute" - acronimo tra press (stampa) e prostitute (prostituta) - per dileggiarli
L'ultimo post su Facebook di Lankesh, pubblicato poche ore prima dell'omicidio, era un appello alle autorità sulla deportazione di migliaia di rifugiati Rohingya a Myanmar.