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Giovedì, 25 Aprile 2024

"Io, ex cuoco, sono disoccupato e mangio il cibo che voi buttate ogni giorno"

E' la storia di Leonardo, ex cuoco. La Stampa oggi in edicola lo ha incontrato. Il suo è un caso emblematico. Leonardo Martino, 53 anni, cuoco disoccupato, vive dai Fratelli di San Francesco e si nutre del cibo raccolto dal Banco Alimentare

La crisi non risparmia nessuno, ma quel che è certo è che le persone che hanno perso il lavoro intorno ai 50 anni sono tra le più in difficoltà. Troppo vecchi per trovare un nuovo lavoro, e troppo giovani per poter sperare di andare in pensione.

E' la storia di Leonardo, ex cuoco. La Stampa oggi in edicola lo ha incontrato. Il suo è un caso emblematico. Leonardo Martino, 53 anni, cuoco disoccupato, vive dai Fratelli di San Francesco e si nutre del cibo raccolto dal Banco Alimentare.

Alla Fondazione Fratelli di San Francesco di via Michele Saponaro a Milano, estrema periferia sud, nel 2012 hanno offerto 711.750 pasti. La crisi economica devastante ha cambiato il panorama umano che si vede in mense di questo tipo. Non più solo stranieri, ma tanti pensionati, tanti padri separati, tanti uomini e donne che hanno semplicemente perso il lavoro.

Secondo le statistiche è aumentato del 47 per cento negli ultimi tre anni in Italia il numero degli "indigenti alimentari": sono le persone che non hanno di che mangiare.

Come scrive Michele Brambilla nell'articolo sulla Stampa: "anche se continuiamo a lamentarci per via della crisi, noi italiani schifiamo ogni anno 6 milioni di tonnellate di cibo perfettamente commestibile. Tradotto in soldi, tredici miliardi di euro. E perché lo buttiamo via? Mah. [...] Perché è vicino alla data di scadenza, la quale poi è del tutto teorica perché spesso si tratta di pasta o di altra roba che non scade. Perché, più semplicemente, ne abbiamo comprato troppo e in casa non è che si possa tenere tutto".

La storia di Leonardo Martino è la dimostrazione che le certezze di una volta non ci sono più: «Sono venuto a Milano dalla Puglia che avevo quattordici anni, e a 16 lavoravo già. Poi sono andato a vivere in Inghilterra, a Manchester. Ho avuto una compagna, inglese, e due figlie: due gemelle che oggi hanno 15 anni. Undici anni fa mi sono separato e sono tornato in Italia. Avevo 42 anni e già non trovavo più un posto fisso. Lavori saltuari. L’ultimo è stato due anni fa qui in via Vigevano, in un Coffee Burger. Facevo hamburger, che per un cuoco non è il massimo: ma insomma. È durata 28 giorni, poi mi è partito il rene sinistro, e ho dovuto operarmi. Uscito dall’ospedale, il posto non c’era più".

Oggi, spiega, "preferiscono prendere gli extracomunitari, manodopera meno qualificata ma a basso prezzo. Con 5-600 euro al mese, trovano uno che fa hamburgher fino a notte fonda".

Oggi, lo ricordiamo, è la diciassettesima giornata nazionale della colletta alimentare, organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare.

Fonte: La Stampa →
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