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Venerdì, 19 Aprile 2024

Giovani e anziani uniti dal tg, divisi dall'iPhone

L'analisi del Censis sul consumo di informazione nel nostro paese

Il gap generazionale si approfondisce con il digital divide: tradotto, giovani e anziani sono lontani anni luce nell'utilizzo delle nuove tecnologie. Quella che può sembrare quasi un'ovvietà ha però delle fondamentali ricadute quando si parla di informazione, ovverò ciò che crea una società civile. Che però sembra viaggiare su canali molto diversi.

Tra i giovani, ci svela il Censis, la percentuale di utenti del web è del 90,8%, contro il 24,7% degli anziani; il 79,9% dei primi utilizza YouTube, solo il 5,6% i secondi; ha un profilo Facebook il 79,7% dei giovani e solo il 7,5% degli anziani; il 54,8% degli under 30 usa telefoni smartphone, ma lo fa solo il 3,9% degli over 65; e i giovani che guardano la web tv (39,1%) sono dieci volte di più degli anziani (3,9%).
Inevitabile quindi che sia internet a farla da padrone tra i giovani al momento di informarsi su ciò che "succede nel mondo".

Se resistono i telegionali tra i giovani come tradizionali canali di informazione (ben il 69,2% dichiara di vederli), questa percentuale è comunque molto vicina a 65,7% di utilizzo riferito a Google e al 61,5% di Facebook per leggere notizie.


"Sono i dati più esplicativi del ciclone che si è abbattuto sull'apparato mediatico tradizionale, della tendenziale riduzione al singolo delle leve dell'informazione, dell'autodominio del soggetto nella comunicazione", scrive il Censis a commento dello studio.

Fonte: Censis →
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