L'ultimo Ferragosto prima della crisi, Tremonti "Cassandra" del Belpaese
"A dieci anni dalla crisi le cause e i problemi sono ancora lì". L'ex ministro dell'Economia del governo Berlusconi, Giulio Tremonti intervistato dal Corriere della Sera, avverte tutti: "Siamo alla vigilia di una crisi finanziaria"
"A dieci anni dalla crisi le cause e i problemi sono ancora lì". L'ex ministro dell'Economia del governo Berlusconi, Giulio Tremonti intervistato dal Corriere della Sera, avverte tutti: a 10 anni dalla grande crisi finanziaria che ha messo in ginocchio il mondo partendo dagli Usa (e che ancora blocca la ripresa in Italia), il pericolo di ricaduta è più concreto che mai.
Gli italiani sono andati in vacanza con una serie di indicatori tutti positivi, in un’atmosfera assolutamente distesa. "Ma - avverte Tremonti - ignorare l’elemento/criterio della precauzione, fondamentale principio della ragione, è un errore.
"Se allora c’erano numeri eccessivi, oggi sono esplosivi. La finanza sta subendo una mutazione genetica spaventosa. Ci sono tutti gli elementi in cui nascono e poi si creano le bolle. Sarebbe un miracolo se la bolla non ci fosse"
"Siamo in agosto, come nel 2007, e nella tradizione le crisi scoppiano in questo mese, fatalmente negativo. E siamo nella ricorrenza del decennale. C’è un terzo elemento di identità col passato, ed è l’assoluta tranquillità di tutti. Churchill diceva che non c’erano state due guerre mondiali, ma una sola con un lungo armistizio in mezzo. Ecco, secondo me oggi rischiamo una situazione simile"