Gratta e vinci da due milioni, poi via con la famiglia: "A notte fonda era già fuggito"
Maxi vincita in provincia di Padova. Il titolare del bar al Corriere del Veneto: "Con quei soldi finirà di pagare il mutuo"
Ha ordinato uno spritz e un biglietto del Gratta e Vinci da ben venti euro. Poi si è seduto all’aperto e mentre fumava una sigaretta ha iniziato a grattare con una moneta quel tagliando della serie Maxi Miliardario che probabilmente aveva comprato già tante volte. Ciò che si è palesato davanti ai suoi occhi deve averlo lasciato sbigottito. Il numero 39 compariva sia tra i numeri vincenti che tra quelli indicati in basso. L’ammontare della vincita? Di quelle che ti cambiano la vita: ben due milioni di euro. Il ticket fortunato è stato acquistato in un bar di un paesino in provincia di Padova.
Gratta e vince due milioni, il titolare: "E' una persona generosa"
All’inizio, quando l’avventore li ha informati di essere diventato milionario, i titolari dell’esercizio non riuscivano a crederci. Dopo essere rientrato nel bar il fortunato giocatore ha pagato un giro da bere ad amici e conoscenti ed è corso a casa a condividere la vincita con la famiglia. Al Corriere del Veneto i titolari lo hanno descritto come "una persona generosa, che ha vinto altre volte anche se cifre inferiori e quando vince paga sempre da bere".
Vince due milioni al Gratta e Vinci: "Ha preso la famiglia ed è partito"
Lui per ora non ci pensa proprio a rivelare la sua identità. Anzi: a quanto pare subito dopo aver vinto ha preso la famiglia, si è messo in macchina e ha lasciato il paese. "Già a notte fonda era fuggito" racconta il titolare. Che dice: "Troppo alto il rischio di restare qua. Roba che lo rapiscono". A quanto sembra il vincitore è un operaio: con tutti quei soldi smetterà per sempre di lavorare? Chi può dirlo. Di certo, azzarda il proprietario, "finirà di pagare il mutuo".
Il sindaco: "Il gioco non deve degenarare in ludopatia"
Nel frattempo la voce ha fatto il giro del paese, ma il sindaco richiama i concittadini alla calma: "Speriamo il gioco non degeneri in ludopatia, restando uno sporadico tentativo di intercettare la fortuna e un sano divertimento, più che un’illusione".