rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024

Furia Mediaset, richiesta miliardaria ai francesi di Vivendi

Mediaset e Fininvest pretendono che Vivendi rispetti il contratto per l'acquisto della pay tv italiana ma anche oggi il gruppo francese ribadisce che i numeri di Premium sono stati gonfiati artificialmente

Mediaset e Fininvest pretendono che Vivendi rispetti il contratto per l'acquisto della pay tv italiana ma anche oggi il gruppo francese ribadisce che i numeri di Premium sono stati gonfiati artificialmente. Nel comunicato tuttavia Vivendi lascia intendere che il ricorso alle vie legali da parte di Fininvest-Mediaset avrebbe tempi molto lunghi, "la prima udienza non sarebbe in calendario prima del febbraio del 2017". Il ceo di Vivendi agli analisti ha ribadito "l'ambizione di costruire un gruppo leader nella produzione e distribuzione di contenuti nel sud Europa, e l'Italia in questo resta un Paese chiave, "resta immutato" ma "per policy di gruppo non commentiamo ciò che riguarda un procedimento giudiziario in corso".

IL CASO - Le cifre fornite su Premium prima della firma dell'accordo non sono realistiche e Mediaset e Fininvest, mentre erano in corso le discussioni per rinegoziare l'accordo relativo all'acquisizione della pay-tv, hanno lanciato attacchi mediatici che ledono gli interessi e l'immagine di Vivendi. Così il gruppo francese nella nota sui conti trimestrali in merito alla vicenda Premium.

"L'accordo firmato l'8 aprile era soggetto a una due diligence svolta da Deloitte, come convenuto contrattualmente. E' divenuto chiaro da questa audit e dall'analisi svolta da Vivendi che i numeri forniti prima della firma non erano realistici ed erano basati su una base gonfiata artificialmente. Questo - prosegue la nota - ha portato le due parti a cercare di rinegoziare i termini dell'accordo a giugno. Mentre andavano avanti i colloqui con Vivendi, Mediaset e Fininvest a un tratto hanno iniziato a lanciare attacchi mediatici che ledono gli interessi e l'immagine di Vivendi".

Sebbene Vivendi "abbia per tempo completato la pre-notifica dell'operazione" Premium alla Commissione europea, "Bruxelles non avrebbe accettato una documentazione mentre le due parti stanno ancora discutendo e in ogni caso è possibile che l'autorizzazione della Commissione non si sarebbe ottenuta prima del 30 settembre, data a partire dalla quale il contratto siglato sarebbe decaduto". E' quanto precisa una nota del gruppo francese. Riferendosi, poi, alla causa intentata da Mediaset, spiega Vivendi, "secondo i documenti visionati informalmente ad oggi, la prima udienza processuale non si terrà prima del 27 febbraio 2017".

LA REPLICA - Dura replica da Mediaset al comunicato stampa diffuso oggi da Vivendi. Mediaset precisa che quanto dichiarato è "destituito da ogni fondamento giuridico e commerciale. E' quindi opportuno - sottolinea l'azienda - ribadire la verità dei fatti. Il contratto concluso l'8 aprile - esordisce la nota di Mediaset - non è un preliminare, come vorrebbero far credere le argomentazioni improvvisate da Vivendi, ma un testo definitivo e irrevocabile firmato dall'amministratore delegato Arnaud De Puyfontaine. Il contratto prevede esplicitamente l'impossibilità di modificare i termini e le condizioni dell'accordo a seguito dell'attività di due diligence".

L'azienda controllata dalla famiglia Berlusconi sottolinea poi che "I dati consegnati da Mediaset a Vivendi oltre un mese prima della firma sono veri, realistici e inconfutabili. E' sulla base dei dati pienamente condivisi da Mediaset e Vivendi che l'accordo è stato chiuso".

Fonte: Libero →
Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Furia Mediaset, richiesta miliardaria ai francesi di Vivendi

Today è in caricamento