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Venerdì, 29 Marzo 2024

Dal Gambia a Palermo per un futuro: addio a "Ibra", che sognava di diventare come Cristiano Ronaldo

Il ragazzo era arrivato a Lampedusa nel 2016 a 15 anni. Sognava un futuro da calciatore e di poter aiutare i suoi. All'ospedale Civico di Palermo, dove era ricoverato, aveva trovato una seconda famiglia. Il dolore di Laura Pausini, la sua cantante preferita

Ibrahim Gaye è arrivato in Italia dopo essere scappato dal deserto del Gambia quando era poco più di un bambino. Sognava una vita migliore, un futuro al di là del Mediterraneo, dove realizzare il suo sogno di diventare un grande calciatore e poter così aiutare la sua famiglia. Purtroppo però "Ibra" non ce l'ha fatta ed è morto ieri, stroncato dalla leucemia, in un ospedale palermitano dove era stato ricoverato e dove aveva trovato una seconda famiglia.

La sua storia del suo arrivo in Italia era stata raccontata dal quotidiano Repubblica. Malato di leucemia, era sicuro di riuscire a sconfiggere la malattia e realizzare il suo sogno. "La paura in certi momenti non esiste, esistono la vita e la morte", aveva detto a Repubblica. È arrivato in Sicilia, a Lampedusa, nel 2016, aveva 15 anni. Era riuscito a continuare gli studi, che sapeva essere importanti, e intanto sognava di diventare un attaccante forte come Cristiano Ronaldo.

All'indomani del racconto di Repubblica, in tanti aveva scritto per lui messaggi di incoraggiamento. Uno era arrivato anche da Laura Pausini, la sua cantante preferita, che un giorno lo aveva chiamato al telefono.

Avevano parlato a lungo e lei gli aveva confidato che la tata della figlia è del Gambia. Gli aveva parlato in africano e lui aveva spalancato gli occhi come fanno i bambini davanti alle sorprese e allo stupore

Ieri Laura Pausini ha lasciato un messaggio per lui su Instagram

"Ho conosciuto Ibra grazie a un articolo che Repubblica ha dedicato alla sua storia dal Gambia a Palermo. Ho visto la mia foto sulla parete della sua camera d'ospedale e quindi l'ho cercato e l'ho chiamato. Solo pochi giorni fa scherzavo con lui al telefono e ci siamo promessi di cantare insieme presto… Oggi Ibra è volato in cielo… ma non ci sono dubbi che penserò a lui nel mio prossimo concerto"

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La foto di Laura Pausini che aveva in camera Ibrahim l'ha lasciata alla specializzanda che per lui era diventata come una "sorella", insieme al suo quaderno con alcune ricette del Gambia.

Fonte: La Repubblica →
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