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Giovedì, 28 Marzo 2024

Tassisti veneti arrestati in Germania: "Facevano passare la frontiera ai profughi"

Con le loro auto passavano il confine insieme a centinaia di stranieri. Ma i tassisti si difendono: "Non abbiamo l'obbligo di controllare l'identità del cliente"

Passavano la frontiera a bordo di un taxi, pagando regolarmente il viaggio: così centinaia di profughi sono arrivati al di là dei nostri confini. "Complici" i tassisti che li trasportavano. Le forze dell'ordine tedesche hanno così arrestato decine di autisti con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

L'ultimo caso quello di Alessio Tavecchio, vicentino di 45 anni, trovato mentre trasportava 10 profughi siriani verso la Germania. Ma è solo l’ultimo di una lunga serie: basta prenotare la vettura, nessuno chiede il documento e il passaggio è veloce e senza troppi intoppi.

Ma c'è chi non è d'accordo e difende la propria categoria professionale. Pierpaolo Campagnolo, predisidente della Cooperativa tassisti vicentini, ha spiegato che nessuno obbliga i tassisti a chiedere l'identità dei propri clienti in viaggio:

Molti dei profughi che si sono allontanati dalla città li abbiamo portati noi. Quando il cliente è presentabile e paga nessuna legge ci impone di chiedergli l’identità. Lo stesso vale per il noleggio con conducente

Fonte: ilfattoquotidiano.it →
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