Una notizia agghiacciante sta sconvolgendo in queste ore l'America: Kenneth Douglas, 60enne impiegato di un obitorio, ha confessato di aver fatto sesso con oltre 100 cadaveri, in un periodo compreso dal 1972 al 1992.

L'uomo, sposato e padre di 4 figli, nel 2008 è stato incastrato dalla prova del dna per abusato sessualmente del corpo senza vita di una vittima di omicidio, ma solo oggi ha ammesso che non si era trattato di un fatto isolato, ma di una follia seriale durata 20 anni.

In passato la moglie del necrofilo aveva fatto diverse segnalazioni all'autorità, affermando che, quando andava a prenderlo al lavoro, spesso "puzzava di alcol e di sesso". Le segnalazioni erano rimaste inascoltate fino a quando venne confermato il caso di una ragazza uccisa e poi violentata. Il suo assassino disse di non aver abusato del corpo senza vita della giovane e la prova del Dna lo confermò: allora i sospetti ricaddero su di lui e il test rivelò la sua colpevolezza.

Nella confessione l'uomo ha descritto il macabro rituale: "I corpi erano nel congelatore, in attesa dell'autopsia: io li prendevo, li portavo in una cameretta e ci facevo sesso".