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Venerdì, 29 Marzo 2024

L'imprenditore che dice addio alla Calabria: “Vado in Romagna, qui  è impossibile lavorare”

Lo sfogo di Antonio Tripodi, di Tropea, al programma ‘SOS imprese contro la dittatura della burocrazia’ di Klaus Davi

"Chiudo tutto, licenzio tutti, qui è impossibile lavorare. Ho un’azienda di 40 dipendenti nella zona più depressa d'Europa. Ma qui è il Vietnam per avere una qualsiasi autorizzazione. Me ne vado in Romagna a Rimini dove sto acquistando un albergo e lì le autorità incentivano le imprese": è lo sfogo di un imprenditore di Tropea, Antonio Tripodi, confessato al  programma ‘SOS imprese contro la dittatura della burocrazia’ curato da Klaus Davi.

"Ho creato un piccolo impero – continua l'imprenditore nel video pubblicato sul canale YouTube KlausCondicio - Qui le condizioni sono drammatiche per fare impresa. Ho iniziato nel 2000 con il taxi noleggio. Poi ho esteso ai pullman, all'ape calessino, all'agenzia di viaggi e all'albergo. Un giro di affari di milioni di euro che qui vale il triplo. Ma è una guerra per tutto. Qui manca lo Stato, mancano i servizi. L'unico aeroporto che funziona è a 60 chilometri, la ferrovia è una chimera ma sindaci e autorità locali ti boicottano se proponi alternative per i turisti. Chi vuole frequentare la nostra costa non può contare su mezzi pubblici ma boicottano i nostri servizi. Basta".

Anni fa gli hanno bruciato due pullman ma sulla vicenda non è stata fatta luce e comunque Tripodi nega decisamente che si possa trattare di crimine organizzato. Incalza: "I sindaci e commissari di Tropea e Ricadi mi impediscono di far circolare l'ape calessino con le motivazioni più astruse, mi diffidano da far attraccare la motonave a Tropea per il trasporto dei turisti. Lo Stato in Italia è il primo nemico delle imprese. Le vuole morte. Così si uccide il Sud". Prosegue Tripodi: "Ho chiesto aiuto a tutti, alla prefettura e alla Regione. So che Oliverio ha fatto degli stanziamenti per questa zona ma gli amministratori locali come hanno speso i soldi? La spiaggia per colpa di incuria e mareggiate è in buona parte inagibile. La Calabria dice ai turisti: andate via". Si dice pronto a incontrare le autorità: "Ma il segnale deve essere immediato oppure chiudo tutto".

Fonte: KlausCondicio →
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