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Venerdì, 29 Marzo 2024

Firma con inchiostro verde sulla carta d'identità: "Attenzione, all'estero non l'accettano"

C'è chi ha avuto problemi alle frontiere, chi è stato fermato per ore ai controlli in aeroporto. E' il quotidiano La Stampa a raccontare la vicenda di cui tutti parlano a Roasio, provincia di Vercelli

Un sindaco disattento era solito firmare le carte d'identità con inchiostro verde: quello che ai più può sembrare un semplice vezzo è stato causa di grossi problemi per tanti cittadini. 

C'è chi ha avuto problemi alle frontiere, chi è stato fermato per ore ai controlli in aeroporto, chi ancora si è visto negare l’imbarco per il rientro in patria e chi è stato sottoposto a ulteriori accertamenti. 

E' il quotidiano La Stampa a raccontare la vicenda di cui tutti parlano a Roasio, provincia di Vercelli, cinque frazioni e 2.500 abitanti, un piccolo paese di gente che vive tra il Piemonte e l’Africa, dove in molti lavorano nell’edilizia.

L'ex sindaco Ubaldo Gianotti al quotidiano torinese dice: "Ho saputo di questo problema che mi ha fatto molto arrabbiare; era soltanto un modo per distinguere i documenti firmati in originale dalle copie".

Ci sono precedenti molto illustri. Anche l’ex segretario del Pci Palmiro Togliatti era solito siglare i documenti con l’inchiostro verde, ma lo faceva solo per non affaticare la vista a causa dei suoi problemi di miopia.

Fonte: La Stampa →
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