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Giovedì, 28 Marzo 2024

Due sorelle condannate allo stupro: "Loro fratello è scappato con una donna sposata"

Lo scorso 30 luglio 2015, il consiglio - non eletto e formato da soli uomini - di un villaggio del distretto di Baghpat, nell'Uttar Pradesh, nord dell'India, ha ordinato che una donna dalit e sua sorella adolescente siano violentate e poi costrette a sfilare nude

Amnesty International chiede di firmare l'appello, per dare un segnale, per impedire che l'orrore abbia luogo.

Lo scorso 30 luglio 2015, il consiglio - non eletto e formato da soli uomini - di un villaggio del distretto di Baghpat, nell'Uttar Pradesh, nord dell'India, ha ordinato che una donna dalit e sua sorella adolescente siano violentate e poi costrette a sfilare nude. Le due sorelle e la loro famiglia erano già fuggite dal villaggio e si trovano a Delhi.

Ecco i fatti così come sono stati riportati dai media indiani. Il 24 maggio 2015 Meenakshi Kumari, 23 anni, e sua sorella, 15, sono fuggite con l'intera famiglia dal loro villaggio nel distretto di Baghpat, temendo ritorsioni violente dopo la fuga del fratello con una donna sposata, appartenente ad una famiglia jat (una casta dominante). Il 30 maggio, la loro casa nel villaggio è stata saccheggiata. Il 30 luglio i membri del khap panchayat - un consiglio non eletto del villaggio, composto da soli uomini - ha ordinato che Meenakshi Kumari e sua sorella siano violentate e, poi, costrette a sfilare nude, con le facce annerite, come punizione per le azioni del fratello. La famiglia ha paura per la propria sicurezza. Un altro fratello, Sumit Kumar, ha detto, "Nel panchayat, la decisione degli Jat è definitiva. Non ci ascoltano. La polizia non ci ascolta. La polizia ha detto che ora chiunque può essere ucciso" spiega.

Il 5 agosto Meenakshi Kumari ha presentato alla Corte Suprema una richiesta di protezione per la sua famiglia così da poter tornare nella loro casa. La famiglia è, inoltre, preoccupata per la sicurezza della donna Jat che è fuggita con il fratello, il quale sostiene che la donna sia incinta di suo figlio. Il padre di Meenakshi Kumari ha presentato una denuncia presso la Commissione nazionale dei diritti umani e la Commissione nazionale per gli intoccabili, che si occupa delle vessazioni da parte della polizia e delle famiglia di casta dominante.

Il 18 agosto, la Corte suprema ha ordinato alle autorità dell'Uttar Pradesh di rispondere entro il 15 settembre alla richiesta presentata. "Dopo esserci rivolti alla Corte Suprema, gli abitanti del villaggio sono diventati ancora più aggressivi", ha detto Sumit Kumar. Amnesty.it scrive:

I consigli di villaggio non eletti o khap panchayats sono diffusi in alcune zone dell'India e, di solito, sono composti da uomini anziani appartenenti a caste dominanti che prescrivono regole per il comportamento sociale e l'interazione nei villaggi. Essi sono noti per le violente punizioni sessuali che impongono contro le donne. Nel 2011, nel caso di Arumugam Servai vs Stato del Tamil Nadu, la Corte Suprema dell'India ha definito i panchayats 'tribunali illegali' e, di conseguenza, anche i loro decreti. Tuttavia, in alcuni stati questi organi operano ancora e i loro ordini continuano ad essere eseguiti. Nell'aprile 2014, il Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne ha espresso preoccupazione per l'influenza che i panchayats khap continuano ad avere.

Fonte: Amnesty.it →
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