Numeri shock: "93 pazienti morti nei turni dell'infermiera di Lugo, la media è 30"

Arriva anche sui media britannici la storia di Daniela Poggiali, l'infermiera dell'ospedale di Lugo in carcere dal 10 ottobre accusata della morte, avvenuta in aprile, di una 78enne alla quale avrebbe iniettato del potassio. E' il tabloid britannico Daily Mail a intervistare il procuratore capo di Ravenna Alessandro Mancini.

Tra il 2012 e il 2014 sono stati 93 i pazienti in cura all'ospedale di Lugo morti durante i turni di Daniela Poggiali. La Procura indaga su altri decessi, definiti sospetti. I numeri sono impressionanti. Il procuratore spiega che "il più vicino dei suoi colleghi si ferma al dato di 45 decessi. Per tutti gli altri infermieri la statistica si ferma a 30 morti. Non abbiamo la prova che questi pazienti siano stati assassinati, ma 93 è un numero preoccupante".

Poggiali pensava di riuscire a farla franca: "Pensava di essere così intelligente, così furba - aggiunge Mancini - da poter uccidere sotto il naso di tutti. Aveva un senso di potenza che la faceva sentire in grado di fare tutto quello che voleva, anche nel senso di togliere la vita a qualcuno. Si sentiva onnipotente come un Dio. Questo è stato il suo errore".

Grande scalpore ha suscitato la foto resa pubblica qualche giorno fa in cui si vede l'infermiera sorridente  insieme ad una signora che, secondo Ausl e Procura, era da poco deceduta. L'infermiera è stata ritratta mentre faceva gesti di scherno nei confronti dell'anziana, che invece secondo i suoi legali stava dormendo. A scattare le foto era una collega della Poggiali, che poi gliele passava via Whatsapp. Le foto, per le quali l'infermiera è accusata di vilipendio di cadavere, sono costate ad entrambe il licenziamento, impugnato però dal legale.