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Venerdì, 19 Aprile 2024

La denuncia del parroco: "Il petrolchimico di Augusta uccide più della mafia"

"Qui ad Augusta c'è una situazione di degrado ambientale tra le più gravi in tutta Europa, anche se nessuno ne parla - spiega Don Palmiro a Radio Cusano Campus- Abbiamo contato oltre 800 morti di cancro ma nessuno parla perché c'è un ricatto occupazionale per il quale la gente pensa che sia meglio morire di cancro che di fame"

Don Palmiro lancia l'allarme per Augusta. Un allarme legato al polo petrolchimico che riguarda la provincia di Siracusa.

"Qui c'è una situazione di degrado ambientale tra le più gravi in tutta Europa, anche se nessuno ne parla - spiega - Abbiamo contato oltre 800 morti di cancro ma nessuno parla perché c'è un ricatto occupazionale per il quale la gente pensa che sia meglio morire di cancro che di fame. Non c'è solo la questione del cancro, poi. Nascono anche bambini malformati, ogni anno, sempre più spesso. Io mi sono accorto di questo dramma celebrando i funerali. Le cause di morte sono sempre le stesse: 2 su 3 muoiono di cancro"

"Siamo sottomessi a questa forma di ricatto, ma è inaccettabile morire per dover lavorare. Ho scritto una lettera al ministro Lorenzin e al Presidente della Repubblica. Devono venire ad Augusta a rendersi conto di che tipo di realtà esiste qui. Se il problema sanitario di Augusta non viene risolto, noi siamo destinati a morire tutti. Venga qui a vivere per un mese il ministro Lorenzin, venga a vedere in che condizioni siamo, in che tipo di inquinamento viviamo, qui nel cuore dell'aria industriale" aggiunge.

Don Palmiro sta cercando di creare una nuova coscienza tra i suoi concittadini: 

"I morti per inquinamento sono molti più di quelli della mafia. Il polo petrolchimico rappresenta uno dei più gravi attentati della storia, qui ad Augusta. I morti causati dall'inquinamento sono incredibilmente di più rispetto a quelli della mafia. L'inquinamento uccide più della mafia, qui ogni famiglia piange almeno uno o due morti per colpa delle industrie petrolchimiche. 

È una dura battaglia quella portata avanti con coraggio da questo vero uomo di Chiesa: "Qualche tempo fa la Curia ha chiesto addirittura le mie dimissioni, ora per fortuna le cose pare siano rientrate. Io qui do fastidio a molti, gli interessi toccati sono forti, nel polo petrolchimico stanno catechizzando gli operai dicendogli che c'è un prete ambientalista che vuole fargli perdere il lavoro, ma non è così".

IL PETROLCHIMICO DI AUGUSTA - Nella vasta area costiera industrializzata della Sicilia orientale compresa nel territorio dei comuni di Augusta, Priolo Gargallo e Melilli a partire dalla metà degli anni ottanta le attività industriali si sono ridotte notevolmente determinando serissimi problemi di riconversione e di bonifica del territorio. L'indiscriminato scarico di sostanze inquinanti nell'atmosfera, nel sottosuolo e nel mare ha finito col provocare uno squilibrio ecologico dell'intera area e del mare. Vari studi ordinati in seguito a processi sulla mortalità ad Augusta hanno evidenziato aumento della mortalità e di malattia rispetto alla media regionale e nazionale.

Fonte: Radio Cusano Campus →
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