L'isola "gioiello" messa in vendita, proteste in Grecia: "Il turismo la distruggerà"

Chi c'è stato in vacanza non la dimentica più, per tutta la vita. L'isola di Elafonissos (Cervi in italiano), a poche centinaia di metri dalla costa della Grecia continentale, è un tesoro da scoprire: le grotte di Kastania, il paese arroccato di Monemvassia, la foresta fossile di Agia Marina, Neapolis. E poi le bellissime spiagge di sabbia di Simos Fragos, Simos Sarakiniko, Lefki, Panaghia, Kondogoni.

Un piccolo paradiso, che la Grecia ha deciso di mettere in vendita per fare entrare un po' di denaro liquido nelle disastrate casse statali. Ma i cittadini non ci stanno, e come racconta Greek Reporter un'ondata di proteste sta scuotendo la regione. Elafonissos è stata inserita nella lista delle località che saranno privatizzate dall'Ente ellenico per la valorizzazione delle proprietà dello Stato (Taiped). Nel dettaglio l'ente vuole mettere in vendita 175 ettari delle due spiagge mozzafiato di Sarakiniko e Simos.

Le proteste sono basate sul fatto che l'area è sotto la protezione del programma europeo «Natura 2000» a causa delle numerose specie vegetali endemiche esistenti sulle spiagge dell'isola e in tutta la zona di Elafonisos: la paura è che la privatizzazione porterà a un incontrollato sfruttamento turistico dell'isola che distruggerà l'ambiente naturale. Il primo cittadino di Elafonisos, Panagiotis Psaromatis: "Continueremo a proteggere con tutti i mezzi a nostra disposizione il nostro unico e fragile ambiente naturale". Le isole greche sono finite nel mirino degli emiri del Qatar, che ne hanno già comprate cinque.