"Kyenge-cameriera" serve il pranzo di Natale ai profughi
Il ministro all'integrazione si è recata al centro Astalli di Roma dove ha servito il pranzo ai profughi: "Ho voluto mangiare quello che mangiano loro e soprattutto servirli"
ROMA - Ha trascorso il Natale proprio come aveva annunciato: servendo il pranzo, insieme alle due figlie, in una mensa per profughi al centro Astalli di Roma.
"Armata" di grembiule, guanti e cappellino bianco Cécile Kyenge, il ministro all'integrazione, si è divertita nelle cucine di via Astalli. Prima ha impilato i piatti di plastica e poi ha servito la pasta agli ospiti in attesa. Qualcuno l'ha riconosciuta e l'ha ringraziata.
"Ho voluto mangiare quello che mangiano loro e soprattutto servirli - ha spiegato il ministro - Una persona che siede nelle istituzioni deve dimostrare di essere tra la gente e servire gli altri".
Accanto a lei le due figlie, Giulia e Maisha, che per tutto il giorno hanno tagliato e distribuito panettoni e pandori. In disparte, invece, il marito con il quale la Kyenge non sta attraversando un momento facilissimo.