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Giovedì, 28 Marzo 2024

Il grido d'aiuto dei portuali a rischio licenziamento: "Tra un mese saremo a casa"

A causa del calo del traffico merci, la Iterc, che opera al Porto Canale di Cagliari, ha fatto scattare i contratti di solidarietà per 43 lavoratori, ma dureranno soltanto fino a maggio

Tra circa un mese, esattamente a maggio, ben 40 lavoratori del Porto Canale di Cagliari rischiano di trovarsi senza lavoro. Per loro le speranza sono ridotte al minimo, soprattutto dopo l'annuncio dell'azienda per cui lavorano, la Iterc: ''Il traffico delle merci è calato dell’80%''.

Questa la causa principale che ha fatto scattare i contratti di solidarietà, che però dureranno appunto, soltanto un mese. In attesa che il governo intervenga per trovare una soluzione, attraverso il portale sardo Casteddu online, i portuali hanno voluto lanciare il loro appello attraverso il rappresentante dei lavoratori William Foddi: "La situazione mia e dei miei colleghi è diventata insostenibile, e la crisi dura ormai da circa due anni. Ad aprile sono previste manifestazioni e proteste, siamo pronti a fare tutto ciò che è utile per salvare i nostri posti. Tra un mese scade il contratto di solidarietà della Iterc, se non interviene nessuno andremo a casa".

I licenziamenti al Porto Canale di Cagliari

Al momento un primo taglio riguarda 40 lavoratori su 63, ma secondo i sindacati ci sarebbero almeno 700 buste paga a rischio. Duro l'attacco di Massimiliana Tocco della Filt-Cgil: "La politica e i piani alti dell’Autorità portuale, partendo dal presidente Massimo Deiana, non possono più far finta di nulla. Qui c’è in ballo il destino di quarantenni padri di famiglia. Il crollo delle merci in arrivo è certificato, i costi del personale sono purtroppo superiori ai ricavi. Una soluzione però va trovata, è impensabile che tantissimi contratti a tempo indeterminato possano essere stracciati da un giorno all’altro".

Fonte: Casteddu on Line →
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