Napoli, il boss e Lavezzi avevano un cellulare "dedicato" per parlare
Il boss camorrista reggente del clan dei ‘capitoni’ Lo Russo e il calciatore ex Napoli Lavezzi avevano un cellulare “dedicato” per parlare in santa pace: l'articolo del Fatto Quotidiano
Il boss camorrista reggente del clan dei ‘capitoni’ Lo Russo e il calciatore ex Napoli Lavezzi avevano un cellulare “dedicato” per parlare in santa pace.
È quanto emerge da un verbale raccolto dal pm della Dda Enrica Parascandolo.
Era noto da tempo che Lavezzi andasse a trovare il boss camorrista alle partite di calcetto a Secondigliano mentre Lo Russo, capo ultrà del Napoli, era tra i pochissimi ammessi nella villa del campione a Posillipo.
È il Fatto Quotidiano a rivelare le ultime novità sulla vicenda, anni dopo i fatti.
Prima della fuga all'estero verso la latitanza Lorusso si preoccupò infatti di avvertire Lavezzi di sbarazzarsi del telefonino compromettente.
"Mandai a chiamare Ciccio, un cognato di mio cugino anche lui amico di Lavezzi – dice Lo Russo – ci tenevo ad avvisarlo di buttare il telefono dedicato che aveva per parlare con me, non volevo che lui potesse trovarsi nei guai"