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Giovedì, 28 Marzo 2024

Omicidio Loris, la madre tentò il suicidio con una fascetta da elettricista

A svelare l'inquietante retroscena è il Corriere della Sera, che scrive: "Anni fa, quando tentò di uccidersi per la prima volta, Veronica Panarello cercò di farlo con una fascetta da elettricista". Ma il legale smentisce

RAGUSA - Le fascette. Sempre loro. L'unico elemento, onnipresente, che sembra poter tenere insieme tutti i punti del giallo sulla morte di Andrea Loris Stival, il bimbo di otto anni ucciso a Santa Croce Camerina il ventinove novembre scorso. Una fascetta da elettricista, per l'autopsia, lo ha strangolato. Una fascetta da elettricista, per l'autopsia, gli teneva ferme le braccia mentre qualcuno lo uccideva. Un mazzo di fascette da elettricista il padre, su pressione della madre, ha consegnato alle maestre di Loris, anche se le insegnanti giurano che quel tipo di oggetto non è mai stato usato in classe perché ritenuto pericoloso. Ma soprattutto, è questa l'ultima incredibile scoperta di chi indaga, con una fascetta da elettricista tanti anni fa Veronica Panarello, la mamma del piccolo, avrebbe tentato di uccidersi. 

A raccontare l'incredibile coincidenza, che inquieta gli investigatori, è Giusi Fasano per il Corriere della Sera:

Anni fa, quando tentò di uccidersi per la prima volta, Veronica Panarello cercò di farlo con una fascetta da elettricista. Era poco più che una ragazzina, tormentata da un’infelicità perenne e mille insicurezze che avevano a che fare in buona parte con il rapporto conflittuale fra lei e sua madre. Oggi quel dettaglio del tentato suicidio - la fascetta - sembra quasi un particolare da libro giallo e, com’è ovvio, è diventato importante per l’inchiesta.

Un'inchiesta che sembra sempre più vicina al punto di svolta. Un'inchiesta che, inevitabilmente, si sta concentrando proprio su quella fascetta da elettricista che torna con una cadenza spaventosa:

Perché certo non può sfuggire la strana coincidenza di una madre che vuole togliersi la vita in quel modo e di suo figlio che, a distanza di anni, viene ritrovato morto in un canale ucciso «verosimilmente» proprio da una fascetta da elettricista, come dice l’autopsia.

Ma Veronica, nonostante i dubbi di carabinieri e polizia, non ci sta. Urla la sua innocenza dal balcone di casa e si difende con le unghie. "Sono offesa da chi diffonde sul mio conto informazioni false", continua a ripetere. "Mi hanno già processata e condannata - ha fatto dire sabato al suo avvocato - Ma io sono innocente e ho detto la verità. L’ho detto e lo ripeto: quella mattina ho portato Loris a scuola. E confermo anche il tragitto che ho spiegato di aver fatto, la vigilessa mi ha vista, chiedete a lei". 

Intanto, Francesco Villardita, il legale della famiglia Stival, ha smentito "nel modo più assoluto che la signora Veronica Panarello abbia tentato nel passato un suicidio sia con sia senza l'ausilio di fascette per elettricisti".

Tragedia nel Ragusano: il luogo del ritrovamento

Fonte: Corriere della Sera →
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