Maresciallo dell'Esercito accusato di aver rubato 73mila euro di buoni pasto
Secondo il pm si sarebbe appropriato di 14.228 buoni pasto in tre anni
Tra il 2015 e il 2017 si sarebbe impossessato di ben 14.228 buoni pasto senza averne alcun permesso, causando un danno all'amministrazione militare di 73mila e 500 euro. Questa l'accusa per un maresciallo, indagato per peculato aggravato e continuato dalla procura militare (e il grado di maresciallo è considerato un'aggravante).
Come ricostruisce Il Corriere della Sera, nei confronti dell’uomo è stata disposta la chiusura dell'indagine, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Secondo l'accusa, sarebbe entrato in possesso dei buoni pasto destinati ai dipendenti mentre era impiegato alla sezione segreteria del personale del gabinetto del ministero della Difesa.
"Grazie a questa mansione è lui a dover rendere conto di quanti ticket vengono utilizzati dovendoli mettere a bilancio", dice il Corriere, ma secondo l'accusa esisterebbero delle incongruenze tra i buoni pasto realmente utilizzati e quelli invece rendicontati. Rimane un mistero cosa abbia fatto il maresciallo di tutti i tagliandi sottratti.