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Venerdì, 19 Aprile 2024

Disoccupazione giovanile, Merkel: "E' il problema europeo più impellente"

"I giovani devono essere più mobili", ha affermato la cancelliera tedesca Angela Merkel in un'intervista concessa ad alcuni media europei

La disoccupazione giovanile è "il problema europeo più impellente" e per contrastarla occorre "rigore" ma anche il coraggio di "cambiare": "i giovani devono essere più mobili", ha affermato la cancelliera tedesca Angela Merkel in un'intervista concessa ad alcuni media europei.

"La disoccupazione giovanile in Europa mi preoccupa già da molto tempo. L`anno scorso mi sono consultata a questo proposito con i sindacati e i datori di lavoro e quando all`inizio di quest`anno al Consiglio Ue abbiamo approvato il quadro di bilancio dell`Ue per i prossimi anni, siamo riusciti a dedicare 6 miliardi di euro esclusivamente alla lotta contro la disoccupazione giovanile", ha commentato la leader del governo di Berlino.

Secondo la cancelliera, "la formazione extra-aziendale resta una via d`uscita". "E poi vorrei dire un`altra cosa", ha commentato Merkel. "E' un errore puntare esclusivamente sull`accademizzazione dei giovani. In Germania abbiamo visto che anche la valorizzazione di professioni come l`operaio specializzato o il maestro artigiano dà ottimi risultati".

Quanto alla possibilità di accelerare sul progetto di unione bancaria, Angela Merkel ha spiegato che "la velocità senza la precisione non aiuta". "I Ministri delle finanze hanno ora concordato una direttiva Ue per la gestione della liquidazione delle banche. Per noi tedeschi è importante il principio secondo cui il controllo e la responsabilità devono collocarsi sullo stesso piano. Determinate possibilità di intervento potranno esserci soltanto apportando modifiche ai Trattati", ha commentato. "Nel corso degli anni non potremo sicuramente fare a meno di modificare i Trattati. Adesso tuttavia dovremmo fare tutto quanto sia possibile senza modifiche ai Trattati, altrimenti ci vorrebbe troppo tempo per ottenere qualcosa. Siamo Stati di diritto, dunque le nostre azioni devono fondarsi sul diritto e sulla legge e sui Trattati", ha aggiunto la cancelliera.

DATAGATE - Spiare gli amici è un fatto "grave", "non siamo più all'epoca dlela guerra fredda". E' quanto ha commentato la cancelliera Angela Merkel a proposito della presunta attività di spionaggio americana ai danni degli alleati europei, il "datagate", nel corso di un'intervista concessa ad alcuni media internazionali tra cui il quotidiano La Stampa.

"Come la maggior parte dei tedeschi, so molto bene che più volte servizi stranieri ci hanno aiutato a scoprire gruppi terroristici in Germania e impedire in tempo i loro attentati. Tuttavia, accanto al bisogno di sicurezza va sempre tenuto in conto il bisogno della tutela della privacy, tra ambedue deve essere stabilito un equilibrio", ha commentato la leader del governo tedesco.

Merkel ha confermato che la Germania ha chiesto "chiarimenti a tutti i livelli, e quindi anche a livello europeo, per quanto accaduto". "Ritengo che sia un fatto grave spiare gli amici con cimici nelle nostre ambasciate o nelle rappresentanze dell'Ue, non va proprio. Non siamo più all'epoca della Guerra fredda", ha aggiunto. Secondo la Cancelliera, "non vi è dubbio alcuno che la lotta al terrorismo anche tramite

Fonte: The Guardian →
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