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Venerdì, 29 Marzo 2024

Piattaforme di sbarco per i migranti fuori dall'Europa: ecco la nuova strategia

L'Unione europea sta lavorando a una nuova strategia per gestire i flussi migratori e regolamentare in maniera differente gli sbarchi: racconta tutto EuropaToday

DA EUROPATODAY - Un'idea, un progetto. L'Unione europea sta lavorando a una nuova strategia per gestire i flussi migratori e regolamentare in maniera differente gli sbarchi.

L'obiettivo sarebbe mettere in piedi delle "Regional disembarkation platforms", o "Piattaforme regionali di sbarco" che, situate all'esterno dell'Unione, dovrebbero servire a far sbarcare i migranti soccorsi in mare e individuare tra loro quelli quelli che potrebbero avere diritto alla protezione internazionale, a differenza dei migranti "economici".

Distinzioni secondo alcuni difficili da mettere in atto, ma è quel che si legge nella bozza di conclusioni del Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles giovedì e venerdì prossimi.

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C'è anche un altro problema non da poco, per usare un eufemismo. Nessun paese extra Ue ha mai espresso il desiderio di avere uno di questi campi sul suo territorio, e come fa intendere  il commissario Ue alla Politica dell'Immigrazione, Dimitris Avramopoulos, nemmeno in futuro ciò accadrà.

La bozza però mette tutto nero su bianco: "Al fine di stabilire un quadro più prevedibile per trattare con coloro che sono partiti in mare e sono stati salvati nelle operazioni di ricerca e salvataggio, il Consiglio europeo sostiene lo sviluppo del concetto di piattaforme di sbarco regionali in stretta cooperazione con Unhcr (l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ndr) e Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni, ndr)”. Secondo il testo queste piattaforme “dovrebbero consentire una rapida elaborazione, per distinguere tra migranti economici e coloro che necessitano di protezione internazionale e ridurre l'incentivo a intraprendere viaggi pericolosi".

Anche questo tema sarà toccato nell'incontro odierno tra il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

La Commissione non è mai stata favorevole all'idea, ed esprime perplessità sulla possibilità che qualche Stato non comunitario, plausibilmente una nazione nord africana, accetti di ospitare una di queste piattaforme, e quindi i conseguenti sbarchi.

Fonte: EuropaToday →
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