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Giovedì, 25 Aprile 2024

"Non si affitta a extracomunitari e meridionali": a Milano scoppia il caso

Solidarietà in rete dopo la denuncia un ragazzo di 27 anni di Bari che recentemente si è trasferito nel capoluogo lombardo: "Fatto grave"

"Non si affitta ai meridionali": era un purtroppo classico cartello che si vedeva a Milano e Torino, negli anni ’50 e ’60, periodo in cui le fabbriche del nord chiedevano manodopera e la gente del sud abbandonava la campagna e partiva sui treni della speranza. Altri tempi, certo, ma qualche scoria forse è rimasta,come dimostra quanto denuncia un ragazzo di 27 anni che vive nel capoluogo lombardo. Lo racconta MilanoToday.

Il giovane, barese (e giustamente orgoglioso delle sue origini) ma trasferitosi a Milano da due mesi, ha denunciato di aver ricevuto un no come risposta a una richiesta d'affitto soltanto per le sue origini. Alla richiesta di vedere un appartamento, infatti, il proprietario dell'abitazione - in un messaggio Facebook - si è limitato a dirgli: "Buongiorno, non affitto ad extracomunitari e a persone del sud italia". 

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"Quello che mi è successo qualche giorno fa è una cosa molto grave, anche se non ha leso la mia sensibilità, avrebbe potuto scalfire quella di qualcuno che si fosse trovato ad aver a che fare con questo individuo - ha scritto il 27enne in un lungo sfogo affidato a Facebook -. Come molti di voi miei amici sapranno, sono a Milano da quasi due mesi in cerca di una sistemazione come tante persone in questa grande città, senza trovare una soluzione mai valida, dopo tante porte in faccia ricevute e tante negazioni, ricevi come ben servito, una risposta simile da una persona stupida e razzista, che ti fa rabbrividire solo al pensiero che al giorno d'oggi ci siano ancora queste classificazioni razziali". 

"Ho ritenuto fosse giusto denunciare su tutti i gruppi per affitti di Milano questa persona perché ad ogni modo c'è qualcuno dietro ad uno schermo che si è divertito e si diverte a ledere la sensibilità di persone che sono in cerca di sogni fuori casa come me - ha spiegato il ragazzo -. Quello che ne è scaturito è stato qualcosa di impensabile, si è creato un vero e proprio movimento solidale nei miei confronti". 

"In ogni posto ci sono e ci saranno sempre delle persone che non penseranno alla tua situazione e ti feriranno, sempre e ovunque, da nord a sud, da est a ovest, da Bari a Milano, da Torino a Lecce per passare a Roma"

Fonte: MilanoToday →
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