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Sabato, 20 Aprile 2024

Putin schiera missili a Kaliningrad: "Puntati su Berlino"

Il presidente ha schierato vettori Iskander nell'enclave russa tra Lituania e Polonia. Putin "gioca d'azzardo con giocattoli pericolosi", scrive La Stampa

La Russia ha schierato i propri missili a Kaliningrad, l'enclave russa tra Lituania e Polonia: possono raggiungere Berlino e sfiorare Copenaghen e Stoccolma. Lo rivela il corrispondente da Washington per La Stampa, Stefano Stefanini, che scrive: "Sullo spiegamento Washington e la Nato hanno pochi dubbi. Le capitali europee non ne parlano ma lo sanno bene. Mosca del resto non lo nega. Al contrario ne fa parte integrante della propria strategia militare in Europa". 

Mosca ha messo in campo missili  S 400, Iskander e Topom M, che possono portare anche testate nucleari. Il generale John Rutherford Allen, della Nato, parla apertamente di una "violazione gratuita del Trattato Inf", ossia l'accordo firmato da Mikhail Gorbaciov e Ronald Reagan nel 1987, che fu il primo grande passando verso la riduzione degli armamenti nucleari e convenzionali. 

Scrive Stefanini: 

I missili di Kaliningrad non possono essere considerati una risposta alle misure della Nato. È la versione russa; sul piano militare è risibile. Missili e testate atomiche, da una parte, e quattro battaglioni dall’altra, sono incommensurabili. Intanto Mosca aveva messo in cantiere lo spiegamento da prima. Ma soprattutto per numeri, mezzi e minime infrastrutture, la «Enhanced Forward Presence» serve soprattutto a scoraggiare; non potrebbe difendere contro la massiccia superiorità convenzionale russa.  Si può sostenere che i missili di Kaliningrad siano un deterrente che garantisce a Mosca il corridoio di sicurezza verso il Baltico. Nessuno lo minaccia: non esistono piani o esercitazioni offensive Nato contro Kaliningrad. Tuttavia si trova nel mezzo della Nato e dell’Ue e nella percezione russa di sicurezza, insofferente della contiguità territoriale, Kaliningrad è a rischio per definizione

Putin "ha l’abilità di far perdere l’equilibrio agli avversari con mosse a sorpresa, spesso alzando la posta in gioco. Crimea e Siria sono esempi da manuale", ma con questa mossa "gioca d'azzardo con giocattoli pericolosi". 
 

Fonte: La Stampa →
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