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Giovedì, 25 Aprile 2024

Missioni militari italiane all’estero, da oggi sono illegali: "Colpa di Berlusconi"

Uno degli effetti collaterali della crisi di governo è che la partecipazione dell’Italia alla guerra in Afghanistan diventa illegale poiché è saltata la proroga delle missioni militari internazionali

L'ultima proroga è scaduta il 30 settembre, ma dopo le dimissioni dei ministri del Pdl volute da Berlusconi e con la crisi di governo dietro l'angolo, il Parlamento è bloccato. Da oggi le missioni militari italiane all'estero sono illegali. E non è un modo di dire, ma la cruda realtà.

Non c'è  la copertura finanziaria, non c'è la copertura politica. Nel frattempo, ovviamente, i soldati italiani continuano a essere coinvolti in bombardamenti e attacchi con vittime, soprattutto in Afghanistan, dove spendiamo ogni singolo giorno 1,6 milioni di euro per la nostra missione.

Il Fatto Quotidiano fa il punto della situazione.

Uno degli effetti collaterali della crisi di governo è che la partecipazione dell’Italia alla guerra in Afghanistan diventa illegale poiché è saltata la proroga delle missioni militari internazionali che, in base all’ultimo decreto, scadeva il 30 settembre.

Come specifica il quotidiano di Travaglio e Padellaro "la base giuridica che legittima la partecipazione delle forze armate italiane alla missione Isaf (costituita a seguito della risoluzione Onu 1386 del 20 dicembre 2001) risiede infatti nei periodici decreti- successivamente convertiti in legge dal Parlamento – che prorogano di 3, 6, 9 o 12 mesi le precedenti autorizzazioni alla partecipazione del personale militare alle missioni, provvedendo alla relativa copertura finanziaria".

Non è una situazione d'emergenza, ma la prassi dal 27 febbraio 2002. Quel giorno il Parlamento approvò la legge di conversione, con modificazioni, del decreto 451 del 28 dicembre 2001 “recante disposizioni urgenti per la proroga (fino al 31 marzo 2002) della partecipazione italiana ad operazioni militari internazionali”

Per anni molti parlamentari hanno chiesto di superare questo meccanismo assurdo con l’approvazione di una legge-quadro che consentisse autorizzazioni definitive e non temporanee, legate alle scadenze di bilancio. Se ne è parlato molto, ma finora non se n’è mai fatto nulla.

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Massimo Artini, membro della commissione Difesa e deputato Cinque Stelle, dice: “Da domani le nostre truppe operano in Afghanistan, e in tutte le altre missioni internazionali, senza nessuna autorizzazione legale e politica, e questa situazione paradossale è il frutto dell’assenza di una legge-quadro sulle missioni". Non è l'unico a dire queste cose, non è una voce isolata. "Non c’è dubbio: in assenza del decreto di proroga, dal 1° ottobre la partecipazione italiana alla missione di guerra in Afganistan e a tutte le missioni militari internazionali sono prive non solo di copertura finanziaria, ma anche di copertura legale”, conferma Arturo Scotto (Sel), membro della commissione Esteri della Camera.

Al Ministero della Difesa, scrive Il Fatto, cadono dalle nuvole: "Dovremmo chiedere ai nostri legali".

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Fonte: Il Fatto Quotidiano →
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