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Giovedì, 25 Aprile 2024

"Ogni giorno nel mondo muoiono 18mila bambini che si sarebbero potuti salvare"

I dati del rapporto 2014 dell'Unicef

Novanta milioni di vite di bambini salvate dal 1990 a oggi. Ma ogni giorno sono 18mila i minori sotto i cinque anni che muoiono per cause che si sarebbero potute prevenire. Sono questi i dati diffusi dall'Unicef nel rapporto 2014 reso noto oggi.

Un rapporto che contiene buone e cattive notizie, che dà fiducia nella bontà del percorso intrapreso ma che conferma come molto altro ancora ci sia da fare.

- Circa 90 milioni di bambini sarebbero morti prima del quinto anno di vita, se il tasso di mortalità infantile fosse rimasto ai livelli del 1990. In gran parte, questo risultato dipende dai progressi nel campo delle vaccinazioni, della salute, dell’accesso all’acqua e ai servizi igienico sanitari

- Dal 1990 il miglioramento nell'alimentazione ha ridotto del 37% il ritardo nella crescita (malnutrizione cronica)

- L’iscrizione alla scuola primaria è aumentata anche nei paesi meno sviluppati. Nel 1990 solo il 53% dei bambini in questi paesi era ammesso a scuola; dal 2011 il tasso ha raggiunto l’81%

Le statistiche del rapporto si soffermano anche sulle gravi violazioni sui diritti dei bambini:

- Nel 2012, 6,6 milioni di bambini sotto i 5 anni – 18.000 ogni giorno – sono morti per cause che si sarebbero potute prevenire

- Il 15% dei bambini svolge un lavoro che lede il diritto all'istruzione, allo svago e alla protezione dallo sfruttamento

- L'11% delle giovani donne si sono sposate prima di aver compiuto 15 anni, correndo così seri rischi per la propria salute, istruzione e tutela

fonte foto: Unicef.it

Fonte: Unicef →
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