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Giovedì, 25 Aprile 2024

Mattia Mingarelli, il giallo resta: che cosa emerge dall'autopsia sul corpo del giovane

L'esame autoptico non ha rivelato segni di violenze o altri fattori che possano far pensare allo spostamento del cadavere. Si allontana l'ipotesi omicidio, ma le indagini vanno avanti

Rimane avvolta nel mistero la morte di Mattia Mingarelli, il 30enne comasco di Albavilla scomparso il 7 dicembre 2018 a Chiesa Valmalenco e ritrovato morto nel pomeriggio della Vigilia da alcuni sciatori della ski-area del Palù dopo più di 15 giorni di indagini e ricerche serrate.

Negli ultimi giorni gli inquirenti avevano seguito anche la pista dell'omicidio, insospettiti dal ritrovamento del cadavere in una zona già pattugliata, ma l'esito dell'esame autoptico, tenutosi mercoledì 26 dicembre, sembra allontanare questa ipotesi

Secondo le prime indiscrezioni riportate dal sito del quotidiano la Provincia di Como,non sarebbero stati rilevati segni di violenze e non ci sarebbero segnali che il corpo sia stato spostato.

Tante le ipotesi aperte: Mattia potrebbe essere stato vittima di una disgrazia, di una caduta, o di un malore improvviso.

Le indagini proseguono dunque a 360 gradi: tanti gli interrogativi cui bisogna ancora dare una risposta, attesa proprio dall'esito ufficiale dell'autopsia.

Fonte: La Provincia di Como →
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