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Venerdì, 29 Marzo 2024

Legge shock, negozi potranno non servire i gay: "Lo decideranno i proprietari"

E' in fase di preparazione una serie di leggi che daranno la possibilità ai proprietari di attività di non servire i gay. Questo per rispettare le loro convinzioni religiose che sono contrarie all'omosessualità. Oggi il New York Times dedica ampio spazio a questo tema

Una scelta retrograda che sta facendo a dir poco discutere negli Stati Uniti. Alcuni Stati Usa vogliono consentire ai negozi di non servire i gay. Mentre entro la fine del 2015 la Corte suprema dovrebbe pronunciarsi e rendere i matrimoni gay legali in tutti gli Stati Uniti, diversi stati dell'unione stanno cercando di remare in senso contrario.

E' in fase di preparazione una serie di leggi che daranno la possibilità ai proprietari di attività di non servire i gay. Questo per rispettare le loro convinzioni religiose che sono contrarie all'omosessualità.

In questo modo molti stati stanno cercando di riportare all'attenzione pubblica l'evento che aveva coinvolto l'Arizona nel febbraio 2014, quando il governatore, il repubblicano Jan Brewer, aveva messo il veto su un documento che avrebbe consentito agli esercenti di non fornire servizi agli omosessuali. Tra questi ci sono Arkansas, Georgia, Colorado, Hawaii, Indiana, Michigan, Utah, West Virginia e Wyoming, secondo i dati forniti da Human Rights Campaign, una non profit che si occupa di diritti civili.

Quel che è certo è che le leggi dovrebbero rendere più sicura una vittoria davanti al tribunale per coloro che si rifiutano di servire omosessuali: si sostiene infatti che le loro convinzioni religiose sono state infrante dalle politiche del governo. Per ora i matrimoni omosessuali sono legali in 36 stati e nel District of Columbia.

Oggi il New York Times dedica ampio spazio a questo tema.

Fonte: New York Times →
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