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Giovedì, 18 Aprile 2024

Palermo, i nipoti dei boss si sposano: e la Regione gli "regala" la chiesa

Fa discutere, e indigna, la decisione di concedere la "propria" cappella per un matrimonio tutto speciale. A dirsi "sì" la nipote di Messina Denaro e il nipote del boss che coprì Riina. La Regione: "Non c'entriamo nulla"

Hanno sfilato nel cuore delle istituzioni. Un po' una prova di forza, un po' una dimostrazione di spavalderia. Anche perché il giorno più importante della loro vita lo hanno trascorso lì, come a voler sfidare tutti. Fa discutere, e non poco, il matrimonio tutto speciale che si è tenuto nella cappella Palatina di Palazzo dei Normanni, la sede dell'Assemblea regionale siciliana a Palermo. 

A dirsi "sì", due ospiti speciali: la nipote del super latitante Matteo Messina Denaro e il nipote di Gaetano Sansone, il boss dell'Uditore che ospitò Totò Riina in quel residence di via Bernini dove si è tenuto il banchetto nuziale e dove il capomafia trovò rifugio. 

Naturalmente la concessione della chiesa "regionale" ha sorpreso tutti. Ma la Regione Sicilia non ci sta e rimanda qualsiasi accusa al mittente. "Non c'entriamo nulla. La cappella Palatina è una parrocchia gestita dalla Curia", ha spiegato Francesco Forgione, ex presidente dell'Antimafia ora al vertice della fondazione che gestisce Palazzo dei Normanni, cappella esclusa. 

"Per noi era solo una coppia di giovani sposi - si è difeso il parroco, don Michele Polizzi -. Non avevamo idea dell'identità dei parenti degli sposi, perché non chiedo il certificato Antimafia". 

Forse sarebbe bastata una rapida verifica. Almeno per non permettere alla mafia di "giocare" con le istituzioni. Ancora una volta. 

Fonte: TgCom24 →
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