Nuovi guai giudiziari per Omar, il "fidanzatino" del delitto di Novi Ligure
Il 21 febbraio del 2001 a Novi Ligure (Alessandria) uccise con l'allora fidanzatina Erika la mamma di lei Susy e il fratellino di appena quattro anni. Ora è imputato di lesioni personali e violenza privata. Era stato denunciato insieme al padre da un giornalista milanese
Omar Favaro torna suo malgrado sulle prime pagine dei giornali locali. Proprio lui, il ragazzo - oggi 32enne - che il 21 febbraio del 2001 a Novi Ligure (Alessandria) uccise con l'allora fidanzatina Erika la mamma di lei Susy e il fratellino di appena quattro anni; una storia che scosse l'Italia intera.
I due fidanzatini che allora avevano 16 (Erika) e 17 anni (Omar), il 14 dicembre 2001 vennero condannati dal Tribunale dei Minori rispettivamente a 16 e 14 anni di carcere. Le condanne sono state poi confermate dalla Corte d'Appello di Torino il 30 maggio 2002 e poi, in via definitiva, dalla Corte di Cassazione il 9 aprile 2003.
Ora insieme al padre Maurizio, Omar è imputato di lesioni personali e violenza privata. Erano stati denunciati da un giornalista milanese che raccontò di essere stato respinto con violenza quando tentò di strappare un'intervista a Omar nel bar di Acqui dove lavorava dopo aver scontato la condanna. L’episodio risale a cinque anni fa, scrive La Stampa:
Uscito dal carcere, cercò di ricostruirsi una vita «normale», lavorando insieme al padre. Ma poi cominciò l’assedio di telecamere e macchine fotografiche. Secondo la denuncia del giornalista, Omar e Maurizio Favaro a un certo punto reagirono con impeto. Accusa provata, per il pubblico ministero che, ieri, ha chiesto la condanna a sei mesi e mezzo per il figlio e a dieci per il genitore.